domenica, 24 Novembre 2024
Draghi svolta sulle partecipate, nomi nuovi senza i partiti
Le nomine di Ferrovie di Stato (Fs italiane) e di Cassa depositi e prestiti (Cdp) sono nel segno della discontinuità. Il governo Draghi continua con il cambio di poltrone nei vertici strategici per il Paese. Il Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ha infatti indicato Luigi Ferraris come nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, al posto di Gianfranco Battisti. Ma non solo, perché c’è stato un cambio anche alla Presidenza. E infatti Nicoletta Giadrossi sarà il nuovo presidente al posto di Gianluigi Vittorio Castelli.
Ferraris è nato nel 1962 a Legnano (Milano) e si è laureato a Genova in economia politica. La sua carriera lavorativa è iniziata nel settore dell’auditing presso PriceWaterhouse nel 1988. Per circa otto anni (dal 1990 al 1998) ha ricoperto diverse posizioni manageriali in società come Augusta, Piaggio, Ve, Sasib Beverage e Elsag Bailey process automation. Tra il 1998 e il 1999 è diventato Chief financial officer in Elsacom (Gruppo Finmeccanica). E nel 1999 è entrato in Enel dove cresce fino ad arrivare ad essere Chief Financial Officer (Cfo) del gruppo. Nel 2015, e in particolare a febbraio, lascia il mondo dell’energia per entrare in Poste Italiane e nel ruolo di Cfo ne guida la quotazione in borsa. Dal 2017 al 2020 Ferraris è stato amministratore delegato e direttore generale di Terna. E infine nel 2021 è stato scelto dal governo Draghi come amministratore delegato di Ferrovie dello Stato.
Come detto la nomina di Ferraris non è l’unica novità in Fs italiane. Il nuovo presidente sarà una donna: Nicoletta Giandrossi. Nata a Trieste nel 1966, si è laureata alla Yale University in matematica ed economica nel 1988 e ha conseguito un Mba presso la Harvad Business School nel 1992. La sua carriera professionale è iniziata nel 1998 come consultant all’interno del The Boston consulting group, dove è rimasta fino al 1994. Dal 1995 fino al 2005 ha ricoperto diversi ruoli manageriali all’interno di General Eletric Company, per poi passare fino al 2006 presso la Lbo France a Parigi (fondo di private equity focalizzato sulle società small e mid cap nel settore delle costruzioni). Nel 2006 fonda H.F.M, una holding di private equity attraverso la quale ha gestito la ristrutturazione e la dismissione di due attività di piccole dimensioni. E poi tra il 2009 e il 2012 diventa Vice President & General Manager, Europe, Middle East e Africa di DresserRand, società che opera nel comparto dei macchinari per il settore Oil&Gas ed energie rinnovabili. E’ poi passata come Executive Vice President/Head of Operations e membro del Consiglio di Amministrazione di Aker Solutions Asa ad Oslo. E dal 2014 al 2016 è stata President Region (Europe, Africa, Middle Est, Russia, India) di Technip, società leader nei servizi di ingegneria e tecnologie nei settori dell’energia e delle infrastrutture. Infine, adesso è stata nominata come Presidente di Ferrovie dello Stato. Nomine, quelle di Ferraris e Giandrossi, fondamentali per l’attuazione del Pnrr che ha al suo interno una parte molto consistente per quanto riguarda la mobilità e il suo sviluppo. I nuovi vertici dovranno infatti gestire 30 miliardi di euro (stanziamento deciso all’interno del Pnrr) per l’ammodernamento delle strutture.
Ma le nomine non finiscono qua. Dario Scannapieco sarà infatti il nuovo amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti (Cdp), al posto di Fabrizio Palermo. Altra cambio ai vertici nel segno della discontinuità rispetto al governo precedente. Scannapieco è vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (Bei) e ha anche un passato al Ministero dell’economia e delle finanze. Ma Andiamo con ordine. Il nuovo amministratore delegato di Cdp è nato a Maiori (Salerno) nel 1967. Si è laureato alla Libera università internazionale degli studi sociali (Luiss) in Economia e commercio e poi ha conseguito un master a Harvad Graduate school of business administration nel 1997. La sua carriera lavorativa inizia subito all’interno del consiglio degli esperti del Mef (allora Draghi era direttore generale del Tesoro), fino al 2002. Dal 2002 al 2007 assume la carica di Direttore generale presso il Dipartimento Finanza e Privatizzazioni (Ministero dell’Economia e delle Finanze). Nel 2012 lascia il Mef per diventare Presidente del consiglio di amministrazione del Fondo europeo per gli investimenti. E ad oggi ricopre la carica di Vicepresidente della Bei. Draghi l’ha però richiamato, come in passato, per diventare questa volta amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti. Nomina di non poco conto dato che anche Cdp svolgerà un ruolo fondamentale nell’attuazione del Pnrr. Ma non solo, perché ci sono alcune misure come il “patrimonio destinato” (Sostegni bis), la cui gestione è affidata a Cdp, e sono particolarmente strategiche per la ripresa economica del Paese (il patrimonio destinato, per esempio, è rivolto alle imprese italiane con fatturato superiore a 50 milioni di euro, che vogliono rafforzare la propria struttura patrimoniale).
Da non dimenticare inoltre che Cdp deve gestire anche il futuro di Autostrade per l’Italia (Aspi), nodo importante e strategico dal punto di vista industriale e politico.