Drone a guida autonoma batte in velocità quelli con pilota

(ANSA) – MILANO, 26 LUG – Per la prima volta un drone a guida
autonoma ha battuto in velocità i droni guidati da piloti in
carne e ossa: lo ha fatto grazie a nuovo algoritmo capace di
calcolare il percorso ottimale che garantisce le migliori
performance nel minor tempo possibile. Il risultato è stato
ottenuto dai ricercatori dell’Università di Zurigo guidati
dall’esperto italiano di robotica Davide Scaramuzza. Lo studio,
pubblicato sulla rivista Science Robotics, potrà avere numerose
ricadute pratiche, dall’ambito dei soccorsi a quello dei
trasporti.
    Per essere utili, infatti, i droni devono essere veloci: a causa
della durata limitata delle batterie, devono poter svolgere la
loro missione nel più breve tempo possibile, adottando la
migliore traiettoria con le accelerazioni e le frenate nei punti
giusti. Finora nessun sistema di volo autonomo era riuscito a
superare le performance ottenute dai piloti, ma il drone
sviluppato da Scaramuzza ce l’ha fatta, “battendo il giro più
veloce realizzato da due piloti di prim’ordine”, racconta
l’esperto. La gara si è svolta su un circuito sperimentale sotto
l’occhio di telecamere esterne, usate per seguire gli
spostamenti del drone e per fornire le informazioni sulla sua
posizione in tempo reale all’algoritmo. Per garantire una sfida
alla pari, è stato consentito ai piloti di fare pratica sul
circuito prima della gara, ma questo non è bastato: l’algoritmo
li ha poi battuti conquistando tutti i giri più veloci e
realizzando prestazioni più costanti.
    Prima di portare il drone sul mercato restano ancora delle
criticità da risolvere. I ricercatori stanno già lavorando per
semplificare l’algoritmo (che al momento richiede quasi un’ora
di calcoli per determinare la traiettoria) e per installare
delle telecamere di bordo con cui monitorare il volo. (ANSA).
   

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