mercoledì, 27 Novembre 2024
Droni Usa uccidono il capo di Al Qaeda, Al Zawahiri
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un discorso della Casa Bianca ha confermato la morte del leader di al-Qaeda Ayman al-Zawāhirī: «Ho autorizzato un attacco di precisione che lo avrebbe rimosso dal campo di battaglia, una volta per tutte» ha detto Biden che ha anche sottolineato il fatto che «non ci siano vittime civili».Il 71enne medico egiziano si trovava in una casa nella zona di Sherpur (nel centro di Kabul) dove si era rifugiato dopo che l’area tribale tra Afghanistan e Pakistan dove si è nascosto per anni, era stata piu’ volte bombardata dai droni americani. Zawahiri sul quale pendeva una taglia da 25 milioni di dollari si era nascosto nel centro di Kabul «per riunirsi con la sua famiglia », ha detto Biden, ed è stato ucciso in quello che un alto funzionario dell’amministrazione americana ha descritto come «un preciso attacco aereo su misura dove sono stati usati due missili Hellfire». L’attacco con i droni è iniziato intorno alle 06,30 di domenica 31 luglio 2022 ed è stato autorizzato secondo una nota, da Joe Biden «dopo settimane di incontri con il suo gabinetto e consiglieri chiave», inoltre: «nessun personale americano si trovava nell’area di Kabul al momento dell’attacco». La Cia che ha gestito l’intera operazione dava la caccia al «dottore» da piu’ di trent’anni, ancor prima che si unisse a Osama bin laden con il quale pianifico’ gli attacchi dell’11 settembre del 2001.
L’imbarazzo dei Talebani
Per i Talebani e per la rete Haqqani che hanno coperto la presenza di al- Zawahiri a Kabul l’operazione della CIA è un duro colpo proprio mentre sono in corso da settimane colloqui fin qui infruttuosi, per sbloccare le riserve valutarie all’estero dell’Afghanistan congelate dagli USA. Secondo un alto funzionario del Pentagono: « Alti esponenti dei Talebani e della rete Haqqani erano a conoscenza della presenza di Zawahiri nell’area e hanno persino preso provvedimenti per nascondere la sua presenza dopo l’attacco dei droni chiara violazione dell’accordo di Doha limitando l’accesso al rifugio e ricollocando rapidamente i membri della sua famiglia, compresi sua figlia ei suoi figli, che non sono stati intenzionalmente presi di mira durante lo sciopero e sono rimasti illesi».
In una serie di tweet, il portavoce talebano Zabiullah Mujahid ha dichiarato: « Il 31 luglio è stato effettuato un attacco aereo su una casa residenziale nella zona di Sherpur, nella città di Kabul. La natura dell’incidente non era evidente all’inizio”, ma i servizi di sicurezza e di intelligence dell’Emirato islamico hanno indagato sull’incidente e i risultati iniziali hanno stabilito che l’attacco è stato effettuato da un drone americano». Mujahid ha affermato che «l’Emirato islamico dell’Afghanistan condanna fermamente questo attacco con qualsiasi pretesto e lo definisce una chiara violazione dei principi internazionali e dell’accordo di Doha».
Chi era Ayman al-Zawāhirī
Uomo controverso, intansigente dal carattere difficile e riservato, Ayman al-Zawāhirī, religiosissimo autore di libri inneggianti alla “guerra santa”, medico appartenente alla alta borghesia egiziana, aderì al progetto di Osama Bin Laden alla fine degli anni Ottanta, quando una parte del mondo islamico si mobilitò contro l’invasione dell’Afghanistan, fornendo uomini e aiuti ai mujaheddin che combattevamo contro l’Armata Rossa sovietica. La scintilla dall’islamismo radicale era scattatta grazie allo zio Mafhouz Azzam che lo introdusse alle riunioni segrete dei Fratelli musulmani, poi il giovane medico fondo’ la sua organizzazione “Jamaat al-Jihad” che in seguito confluirà in al-Qaeda.
Al-Zawāhirī, che nel tempo ha dovuto fronteggiare anche la nascita dei rivali dello Stato islamico dell’odiato califfo Abu Bakr Al Baghdadi, ha comunque avuto la capacità di superare le difficoltà riuscendo a far crescere al-Qaeda creando filiali nel Maghreb islamico (AQIM) nella Penisola araba (AQAP), nel subcontinente indiano (AQIS) in Egitto, in Somalia con gli Al-Shabaab, nel Mali “Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimin” (JNIM) in Mali, nell’Africa Occidentale e in Siria con Hayat Tahir al-Sham (HTS). Ayman al-Zawāhirī da tempo era malato e secondo alcuni analisti non era piu’ coinvolto nell’operatività dell’organizzazione tuttavia, «dottore» era ancora formalmente il leader di al-Qaeda e occasionalmente appariva con dei video o audio messaggi incitando sempre alla jihad armata contro gli Stati Uniti e Israele i nemici di sempre.
Il futuro dell’organizzazione
Mentre si attende il comunicato del comando centrale di al-Qaeda che annuncia la morte di Ayman al-Zawāhirī, c’è attesa su chi sarà il nuovo leader dell’organizzazione terroristica. In tal senso il prescelto dovrebbe ( il condizionale è d’obbligo) essere l’egiziano Mohammed Salah al-Din Zaidan classe 1960 ex colonnello dell’esercito delle forze speciali, meglio conosciuto come Saif al-Adel– Ibrahim al-Madani – Omar al-Sumal. Esperto di armi esplosive disertò nel 1988 per unirsi al gruppo precursore di Al Qaeda “Maktab al-Khidamat” (MAK) noto anche come “Afghan Services Bureau” che venne fondato nel 1984 da Abdullah Hamza, Waza Julaidan, Osama bin Laden e da Ayman al-Zawahiri per raccogliere fondi e per reclutare mujahidin stranieri per la guerra contro i sovietici in Afghanistan. Su Saif al-Adel l’FBI ha messo una taglia da 10 milioni di dollari.Leggi su panorama.it