Dune: Rifiutata l’uscita esclusiva nelle sale nel 2022, il sequel sarà legato al successo del film su HBO Max

Come ben sappiamo Dune debutterà il 12 ottobre day-and-date negli Stati Uniti nelle sale e su HBO Max. In compenso in alcuni mercati internazionali, tra cui l’Asia, la pellicola verrà proposta esclusivamente nelle sale, come è già accaduto con altri titoli WB.

Da Project Popcorn alla finestra dai 45 giorni

Project Popcorn è questo il nome del controverso piano dello studio che prevede la distribuzione day-and-date dell’intero listino 2021 della WB, nelle sale e su HBO Max.

Un’impresa finanziaria enorme

In un box office già colpito dalla pandemia di covid-19, la distribuzione day and date sulle piattaforme ha inevitabilmente tagliato gli incassi. I motivi sono molteplici, il ridotto numero di visioni ripetute causato o dalla pirateria o dalle visioni su HBO Max, e la sfiducia del pubblico nel tornare nelle sale.

Di conseguenza sono stati intaccati i bonus che vengono pagati al raggiungimento di determinati traguardi al box office. Per mantenere felici attori e filmaker, lo studio ha accettato di rinegoziarli.
I compensi sono stati calcolati ipotizzando che ogni film sia stato un grande successo al botteghino, in questo modo Hugh Jackman ha ricevuto un cospicuo bonus nonostante il flop di Frammenti dal passato – Reminiscence.

I contratti stipulati per questi titoli sono stati modificati da mesi per evitare di trovarsi in situazioni simili al caso di Black Widow. Recentemente Scarlet Johansson ha intentato una causa contro la Disney per la perdita di circa $50 milioni in bonus causati dalla distribuzione ibrida del film, nelle sale e su Disney+.

Dal 2022 la situazione sarà completamente diversa

Negli ultimi mesi lo studio ha stipulato degli accordi formali con le più importanti catene cinematografiche, tra cui AMC, per una distribuzione nelle sale dei propri titoli con una finestra esclusiva di 45 giorni.

Le opzioni per Dune

L’annuncio di Project Popcorn ha colto tutti di sorpresa, in particolare i talent che non erano stati avvisati dallo studio. Denis Villeneuve (Arrival) aveva scritto una lettera aperta alla WB pubblicata da Variety in cui ha scritto:

“La decisione di Warner Bros. significa che Dune non avrà la possibilità di funzionare finanziariamente quanto basta perché sia sostenibile e la pirateria alla fine trionferà. Warner Bros. ha probabilmente appena ucciso il franchise di Dune […].”

Fonti vicine alla produzione hanno rivelato a Variety che le reazioni negative in merito a Project Popcorn, hanno spinto lo studio a proporre al finanziatore di maggioranza di Dune, ovvero Legendary Entertainment, di spostare nuovamente l’uscita del film.

In questo modo la pellicola avrebbe avuto una distribuzione esclusiva nelle sale ma nel 2022. In compenso i filmaker non avrebbero avuto nessuna garanzia per il pagamento dei bonus.

Dato che l’uscita di Dune è già stata spostata tre volte, Villeneuve ed altri azionisti chiave si sono opposti a un nuovo slittamento. Ricordiamo che la Legendary, mesi prima, aveva considerato di intraprendere un azione legale contro la Warner Bros., per averla estromessa nella decisione di distribuire il film anche su HBO Max.

Le trattative sono state protratte fino all’ultimo, rimanendo un’uscita ibrida i talent verranno compensati generosamente anche nel caso in cui il film avrà un incasso inferiore alle previsioni.

La distribuzione di Dune è stata finalizzata verso la metà di agosto, poco prima del debutto della pellicola alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il sequel si farà se…

Dune è la prima parte di una saga composta al momento da due film e dalla serie tv Dune: The Sisterhood in lavorazione presso HBO Max.

Il seguito non ha ancora ricevuto il via libera e la performance del film sarà fondamentale per la continuazione di questo progetto.

Secondo gli esecutive dello studio, le performance dei film su HBO Max sono state in linea con la vendita dei biglietti: quando un titolo ha avuto successo al box office, vedi Godzilla vs Kong, ha ottenuto un pubblico considerevole su HBO Max.

Quando un film è stato un flop nelle sale, pensiamo a In The Heights, non è stato visto sulla piattaforma.

E per Dune, dal considerevole budget di $165 milioni?

Fonti interne rivelano che l’accordo con HBO Max garantisce a Villeneuve che un basso incasso nelle sale non impedirà al regista di realizzare il seguito.

Un buon esempio è il caso di Mortal Kombat, lo studio sta discutendo dei potenziali sequel del film nonostante la sua distribuzione ibrida sia stata sottotono.

Fonte Variety

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