Dusan Vlahovic rimane alla Fiorentina

 “L’offerta giusta per adesso non è arrivata e anche se dovesse succedere non credo che per quest’anno Vlahovic andrà via”. Lo ha detto Rocco Commisso al Tgr Rai Toscana.”Vero che ci sono notizie, che sta succedendo di tutto e tutti si stanno muovendo, i procuratori, le squadre che vogliono fare più soldi ma per noi il giocatore non è mai stato in vendita – ha proseguito il presidente del club viola in questi giorni in Calabria nel paese natio di Marina di Gioiosa Ionica – Gli abbiamo proposto un contratto che per la Fiorentina sarà il più costoso della sua storia, si parla di molti soldi però Vlahovic deve rinnovare e allungare”.

 “Dopodiché – ha aggiunto Comisso – se Vlahovic vorrà andare da un’altra parte se ne potrà parlare ma solo l’anno prossimo, deve capire e riconoscere che sono stati Rocco, la sua famiglia e la Fiorentina a portarlo dove si trova”. In scadenza nel 2023 l’attaccante serbo classe 2000, nel mirino di Atletico Madrid, Tottenham e Manchester City, è approdato in viola nel gennaio 2018 sotto la gestione-Della Valle; l’accordo con il Partizan Belgrado da parte dell’allora dg viola Pantaleo Corvino fu raggiunto già nel giugno del 2017 al termine di una trattativa che coinvolse anche Nikola Milenkovic. Il difensore serbo, in scadenza l’anno prossimo, ha appena prolungato fino al 2023 dopo essere stato accostato a West Ham e Tottenham. Intanto Borja Valero, dopo aver chiuso a 36 anni con il calcio professionistico e scelto di restare a vivere a Firenze, giocherà per la squadra fiorentina Centro Storico Lebowski che partecipa al campionato di Promozione ed è molto attiva nel sociale e nella solidarietà. La società oggi ha ufficializzato l’ingaggio del centrocampista spagnolo sulla propria pagina Facebook: “Borja è un ragazzo straordinario, come lo sono molti e molte di noi che già militano da anni nel nostro movimento -il messaggio sul post – L’unica differenza è che è un fottuto fenomeno col pallone fra i piedi ed è un gigantesco megafono per diffondere le nostre idee rivoluzionarie sul calcio per il semplice fatto che sono anche le sue, e se così non fosse non saremmo qui a parlarne. Perché certe cose non si comprano, e a volte gli spiriti affini si incontrano”.

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