E’ morta Gina Lollobrigida

(ANSA) – ROMA, 16 GEN – E’ morta Gina Lollobrigida. Grande
protagonista del cinema italiano, era nata a Subiaco il 4 luglio
del 1927, aveva quindi 95 anni compiuti. Lo scorso settembre l’attrice, che una generazione ha
conosciuto come la Bersagliera, era stata dimessa dalla clinica,
dopo una caduta in casa che le aveva causato una frattura del
femore per cui era stata operata. Già quattro anni fa la Lollo
era finita in ospedale proprio per un incidente domestico. L’incidente al femore è avvenuto a due settimane della tornata
elettorale del 25 settembre in cui la Lollobrigida era candidata
a Latina al collegio uninominale del Senato, e in altre
circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista ‘Italia sovrana e popolare’. In carriera si è aggiudicata, tra gli altri, sette David di
Donatello: la sua fama è legata al nuovo cinema italiano del
neorealismo: lavora con Pietro Germi (“La citta’ si difende”) e
con Carlo Lizzani (“Achtung banditi”) alla metà esatta del
secolo scorso ritagliandosi ruoli di vigorosa passionalità popolana in cui affina una recitazione da autodidatta
imprimendole la sua personalità. Il primo successo personale è però fuori dai confini: il
francese “Fanfan la Tulipe” con Gerard Philipe nel 1952. Recita
per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno,
Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il
trionfale “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953)
compreso un fortunato seguito sempre in coppia con Vittorio De
Sica. Negli ultimi anni si era dedicata soprattutto all’arte e
alla fotografia, con molte mostre.
    I suoi ultimi anni sono stati contrassegnati anche da vicende
giudiziarie. Dal 2021 la diva aveva un amministratore di
sostegno nominato dal Tribunale per tutelare il suo patrimonio,
così come richiesto nell’azione legale dal figlio Andrea Milko
Skofic. Al centro dell’attività di indagine dei pm di piazzale
Clodio è l’ex manager dell’attrice, Andrea Piazzolla, rinviato a
giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace. Con lui è
finito a processo anche Antonio Salvi, l’uomo che avrebbe fatto
da intermediario con una casa d’aste per la vendita di circa 350
beni di proprietà della Lollobrigida. (ANSA).
   

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