Ecdc, cautela per chi si reca in zone a rischio Oropouche

Cresce l’attenzione sul virus
Oropouche. Dopo che il numero di nuovi casi in Sud America ha
superato gli 8.000 in pochi mesi, l’European Centre for Disease
Prevention and Control ha pubblicato un documento di valutazione
del rischio in cui invita i cittadini che si recano o risiedono
nelle zone a rischio ad adottare misure di protezione
individuale.
    L’infezione è attualmente diffusa soprattutto in Brasile, ma
anche in alcune aree di Bolivia, Colombia, Perù e Cuba. “La
probabilità di infezione per i cittadini dell’Ue e dello Spazio
Economico Europeo che viaggiano o risiedono in aree epidemiche
dell’America meridionale e centrale è attualmente valutata come
moderata”, spiega l’Ecdc. “La probabilità di infezione aumenta
se i viaggiatori visitano le aree più colpiti degli stati
settentrionali del Brasile e/o della regione amazzonica e/o se
non vengono prese misure di protezione personale”, aggiunge.
    Per chi si reca nelle zone più interessate, l’Ecdc raccomanda
di adottare “misure di protezione individuale per ridurre il
rischio di punture”, vale a dire “l’uso di un repellente”, “indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi”, “l’uso
di zanzariere a rete fine trattate con insetticida durante il
riposo”.
    La malattia si presenta con febbre, mal di testa, nausea,
vomito, dolori muscolari e articolari. Solo raramente si
riportano complicanze severe e i decessi sono estremamente rari.
    Nelle ultime settimane è stato avanzato il sospetto che
l’infezione possa essere legata a un aumento del rischi di
aborti o malformazioni del feto.
    Per questo, precisa l’Ecdc, le donne in gravidanza dovrebbero
prestare particolare attenzione.
    Intanto sale a 19 il bilancio delle infezioni riportate in
Europa: 12 in Spagna, 5 in Italia e 2 in Germania. Diciotto di
esse sono state registrate in persone che hanno riportato viaggi
a Cuba o in Brasile.
    Il rischio di contrarre la malattia in Europa è considerato
comunque molto basso, dal momento che l’insetto che trasmette il
virus non è presente nel continente e non è stato riportato
nessun caso di contagio da uomo a uomo.
   

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