lunedì, 25 Novembre 2024
Eurovision 2022: da Mika alla Delogu, chi sono i possibili conduttori
Ora che la città ospitante è stata scelta e tra le contendenti ha vinto Torino, si apre un’altra partita gustosa: quella dei conduttori dell’Eurovision Song Contest 2022. Mancano ancora sette mesi al gran finale della kermesse canora che torna in Italia dopo trentuno anni grazie alla vittoria dei Måneskin e i giochi per scegliere chi salirà sul palco del PalaOlimpico di Torino e presentare l’evento, in scena dal 10 al 14 maggio prossimo, sono cominciati già da diversi mesi. Da Mika ad Andrea Delogu passando per Milly Carlucci, ecco quali sono i nomi e le suggestioni che circolano negli ultimi giorni.
Eurovision 2022, tutto sulla finalissima di Torino
L’Italia ospiterà l’Eurovision Song Contest per la terza volta, dopo aver già organizzato l’evento a Napoli nel 1965 e a Roma nel 1991. Questa volta la scelta è ricaduta su Torino, che ha presentato la migliore delle diciassette proposte pervenute alla Rai e all’European Broadcasting Union (EBU), battendo nel rush finale anche le grandi favorite della vigilia, Milano e Bologna (sul piatto ci sarebbe anche un co-finanziamento da 7 milioni di euro). La Grand Final dell’Eurovision Song Contest 2022 si svolgerà al PalaOlimpico, una delle arene indoor più grandi d’Italia capace di contenere circa 18 mila 500 persone: si parte con le semifinali del 10 e 12 maggio per arrivare alla finalissima di sabato 14 maggio. «Il PalaOlimpico supera tutti i requisiti necessari per mettere in scena un evento globale di questa portata e siamo rimasti molto colpiti dall’entusiasmo e dall’impegno della Città di Torino che accoglierà migliaia di appassionati il prossimo maggio», ha spiegato Martin Österdahl, il supervisore esecutivo dell’Eurovision Song Contest.
Mika, Ferragni, Delogu e Cattelan i possibili conduttori
«Inizia un viaggio emozionante per la Rai e la città di Torino che ci condurrà a maggio 2022. Una grande sfida per la Rai e per il nostro Paese», ha commentato Carlo Fuortes, il nuovo ad Rai. E passera anche attraverso la sua scrivania la scelta dei conduttori che l’Italia metterà in campo: l’evento terrà incollati milioni di spettatori – 183 milioni quelli che hanno seguito l’Eurovision Song Contest 2021, in salita rispetto all’anno precedente -, dunque la Rai dovrà valutare bene e puntare su volti all’altezza del compito che li aspetta. A cominciare da un elemento chiave, la capacità di parlare in maniera fluente l’inglese. Per questo la lista si restringe e di parecchio. In pole resta sempre Alessandro Cattelan: il direttore di Rai1 Stefano Coletta ha più volte esplicitamente detto di averne parlato con il diretto interessato ma il flop di Da Grande secondo qualcuno avrebbe fatto calare le sue quotazioni. Di certo però in dieci anni di X Factor ha dimostrato di saper gestire bene le grandi platee, conosce benissimo l’inglese e gli show musicali sono una sua comfort zone.
C’è poi un jolly che la Rai potrebbe giocarsi e risponde al nome di Mika, che in qualche modo è stato bruciato nei giorni scorsi da Gabriele Corsi, che ai microfoni di Radio DeeJay ha creato scompiglio dicendo: «Salutiamo Mika che sta conducendo X Factor e che sta per condurre l’Eurovision. Ops, ci è sfuggito», ha detto. Poi meno di ventiquattrore dopo ha cercato di ridimensionare il caso – «era una battuta», ha detto – ma il danno a quel punto era fatto. Boutade o meno che sia, c’è chi dice che Coletta avesse in mente proprio Mika e Raffaella Carrà come inedita coppia di conduttori del contest. Poi la morte della showgirl ha cambiato tutti i piani. Mentre scendono le quotazioni di Cattelan, salgono quelle di Chiara Ferragni (una delle italiane più famose al mondo, capace di attrarre pubblico che solitamente nemmeno la guarda la tv) e Andrea Delogu, volto in grande ascesa che meriterebbe la sua grande occasione.
Le ipotesi Carlucci e Pausini
Per ora non c’è nulla di deciso, le valutazioni definitive verranno fatte solo nelle prossime settimane, ma di certo la conduzione di Eurovision 2022 fa gola a molte e molti. «È un progetto bellissimo, io vengo da Giochi senza frontiere, il primo progetto europeo, inventato proprio per supportare l’Europa, si puntò sul gioco per far conoscere l’Europa. È un tipo di argomento che mi interessa molto», ha commentato Milly Carlucci. C’è chi ha letto la sua dichiarazione come un’autocandidatura (ma chi la conosce sa che non è una da autocandidature) e di certo avrebbe tutti i requisiti per essere un’ottima padrona di casa magari affiancata da un volto meno regimental. Sul fronte della fanta-tv e dintorni, in tanti sui social hanno proposto il nome di Laura Pausini, molto spendibile anche all’estero grazie alla sua popolarità, altri ancora quello di Elodie, degli stessi Måneskin (l’idea di coinvolgerli in un ruolo totalmente inedito per loro sarebbe una scelta originale) e poi di Ema Stokholma, conduttrice radiofonica e televisiva che Eurovision l’ha già ampiamente commentato sia un radio che in tv. La lista dei toto-conduttori è destinata ad allungarsi ancora da qui alla fine dell’anno, ma va ricordato che in ballo ci sono solo due posti per gli host sul palco e altri due per i commenti nel backstage. Ne vedremo delle belle.