Ezio Bosso, il suo mondo e la sua musica

(ANSA) – VENEZIA, 06 SET – Compositore, pianista, direttore
d’orchestra, affamato di musica come lo era della vita: Ezio
Bosso è scomparso troppo presto. Il 13 settembre, nel giorno in
cui avrebbe compiuto 50 anni, a Torino sua città natale, ci sarà
la premiere di un documentario su di lui che oggi passa Fuori
Concorso a Venezia 787, un film commovente, toccante con una
musica meravigliosa, la sua. “E’ stata una sfida difficile, dal punto di vista tecnico ma
soprattutto emotivo – racconta all’ANSA il regista Giorgio
Verdelli che lo scorso anno aveva portato alla Mostra del cinema ‘Paolo Conte, Via con me’ -: è stato fatto un lavoro da
detective per scovare le centinaia di tracce lasciate da Bosso,
un artista che ha fatto cose diverse, in situazioni anche
fisicamente diverse, prima e durante la malattia, un artista che
ha vissuto tante vite e tutte sempre in un’unica direzione: la
musica”.
    Ezio Bosso. Le cose che restano, 104 minuti in cui l’arte di
questo musicista, scomparso il 14 maggio 2020 a 48 anni per
l’aggravarsi della malattia neurodegenerativa da cui era affetto
dal 2011, si ascolta nella sua completezza di sinfonie,
composizioni, colonne sonore come quella per Il ragazzo
invisibile di Gabriele Salvatores, oltre alle testimonianze di
tanti amici, familiari, collaboratori ma anche tante sue
interviste che sembrano oggi, a posteriori, un flusso di
coscienza. Ci sono gli inizi, il contrabbasso, il jazz, il
teatro, poi il pianoforte adorato e le orchestre dirette,
inclusa poi la fase popolare quella in cui tutti hanno
conosciuto Bosso legata alla partecipazione nel 2016 al festival
di Sanremo, con la sua lezione di musica e vita indimenticabile.
    Un film motivazionale? “Senza dubbio. E’ proprio questa –
prosegue Verdelli – la potenza del documentario. In ogni cosa
che abbiamo scovato, documentato, c’è sempre questo messaggio:
la musica soprattutto, nonostante tutto, la perseveranza, la
tenacia, il talento esercitato ad ogni costo. Spero sia di
riferimento per i giovani, quelli che vogliono lavorare nella
musica ma in generale per tutti. La storia di Bosso ne è un
esempio”.
    Il film, prodotto da Sudovest Produzioni, Indigo Film con Rai
Cinema, uscirà nelle sale con Nexo Digital solo il 4,5,6
ottobre. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it