Ezra Miller si dichiara non colpevole dell’accusa di furto con scasso

Dei numerosi guai con la legge di Ezra Miller abbiamo parlato in lungo e in largo. Tra questi ce n’è uno che però rischia di avere serie ripercussioni sul futuro dell’attore: l’accusa di furto con scasso in Vermont.

L’episodio è avvenuto il primo maggio scorso, quando Miller avrebbe fatto irruzione in un’abitazione di Stamford, nel Vermont, appartenente al suo vicino Isaac Winokur, quando questi non si trovava in casa. Secondo le indagini della polizia, corroborate dai filmati di sorveglianza, Miller avrebbe sottratto tre bottiglie di alcolici mentre cercava ingredienti per una ricetta di sua madre.

Ora, apparendo da remoto davanti alla Corte Superiore del Vermont, l’attore si è dichiarato non colpevole delle accuse. Se riconosciuto colpevole, rischia fino a 26 anni di carcere e oltre 2 mila dollari di multa. Come condizione per il suo rilascio, Miller non dovrà avere contatti con Winokur e un altro residente del posto, Aiden Early, “sia per telefono che in persona, via e-mail, messaggi di testo o post sui social media” e non dovrà “molestarli”. Miller e la sua legale Lisa Skelkrot hanno accettato le condizioni. Ora, Ezra Miller dovrà apparire di fronte al giudice della Corte Superiore Kerry A. McDonald-Cady, da remoto o in persona, in una data futura.

Di recente, dopo aver annunciato l’intenzione di intraprendere un percorso di riabilitazione per superare quelli da lui definiti “complessi problemi di salute mentale”, Ezra Miller ha incontrato i vertici Warner Bros. per discutere del futuro di The Flash, progetto su cui lo studio punta molto per il rilancio dell’universo DC al cinema. L’attore avrebbe ribadito la volontà di sostenere The Flash, la cui uscita è attualmente fissata per il 23 giugno 2023, chiedendo ancora una volta scusa. In seguito è anche tornato sul set per un giorno di reshoot.

Al di là del percorso che sta iniziando, se Miller dovesse essere ritenuto colpevole e incarcerato, Warner si troverebbe di fronte a un problema nuovo e ancora più grave, ovvero gestire l’uscita di un film con un protagonista in prigione. Una prospettiva che, senza dubbio, sta facendo di nuovo sudare freddo i vertici dello studio. Attendiamo ulteriori sviluppi.

Fonte: Deadline

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