Ferie d’agosto, non la classica commedia all’italiana

Durante il 1996 veniva distribuita nelle sale cinematografiche una delle commedie amare più riuscite del nostro paese e ci stiamo ovviamente riferendo a Ferie d’Agosto di Paolo Virzì. A 28 anni di distanza e con un sequel in uscita il 7 marzo 2024 ci sembrava opportuno sottolineare l’importanza di questo film nel nostro paese. Quella che doveva essere una splendida vacanza nell’isola di Ventotene si trasformerà per due gruppi di famiglie in uno scontro, capace di dar vita a molteplici riflessioni sullo scenario politico italiano di quei tempi. Ferie d’Agosto, pur essendo stato scritto tra il 1994 e il 1995, uscì al cinema proprio durante la caduta del primo governo Berlusconi e alla conseguente nascita del primo governo Prodi.

Il film si ritrovò dunque in contesto politico-sociale capace di rispecchiare a pieno quanto veniva narrato sullo schermo, facendo sorgere numerosi dibattiti (un po’ come avveniva nella trama stessa) tra gli spettatori una volta usciti dalle sale. A comporre il cast di Ferie d’agosto troviamo grandi attori, tra questi Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Ennio Fantastichini, Laura Morante, Piero Natoli e Gigio Alberti. La pellicola con il passare degli anni è divenuta un cult estivo, grazie alla sua capacità di ottenere sempre un grande riscontro auditel ad ogni riproposizione in tv; attualmente è possibile trovarla in versione restaurata nel catalogo della piattaforma Infinity+.

Una commedia all’italiana molto atipica

Ferie d’agosto può essere davvero considerata come una pellicola capace di rivoluzionare il genere comico in Italia. Le due famiglie protagoniste sono i Molino e i Mazzalupi, le quali ritraggono due ceti sociali (e stili di vita) totalmente opposti: i primi con a capo l’intellettuale Sandro Molino (Silvio Orlando) hanno una visione del mondo più moderna e aperta alle differenze, mentre i secondi con a capo Ruggero (Ennio Fantastichini) si distinguono per un carattere più chiuso, ma allo stesso tempo maggiormente spocchioso. Le due famiglie si sconteranno fin da subito proprio a causa di questo stile di vita completamente diverso, ma la goccia che farà traboccare il vaso sarà rappresentato da uno sparo accidentale da parte di Ruggero nei confronti di un extracomunitario.

Quella sarà però l’occasione di un primo confronto reale tra due famiglie provenienti da realtà così diverse, ed è da quel momento che il film attua i suoi più importanti spunti di riflessione. Tra accuse di fascismo da un lato e comunismo dall’altro, i Molino e i Mazzalupi inizieranno a frequentarsi, rendendo però ancor più evidente tali differenze. Inoltre, Ferie d’agosto si concentra sui rapporti interpersonali dei protagonisti, facendo emergere in quasi ognuno di loro un senso di malinconia e infelicità. Quella di Paolo Virzì è una commedia amara, in grado però di fornire ancora oggi grandissimi spunti di riflessione perché, anche se sono passati quasi 30 anni e il mondo (Italia compresa) è profondamente cambiato, in fin dei conti ognuno di noi può rispecchiarsi in alcuni dei comportamenti attuati dai Molino o dai Mazzalupi. Ferie d’agosto ottenne un grande successo al botteghino, trionfando anche nella categoria di Miglior film ai David di Donatello del 1996 e dando un ulteriore spinta alla carriera di Paolo Virzì.

Un sequel potrebbe rivelarsi una scelta vincente, ma anche un rischio

È corretto affermare che Ferie d’agosto ha cambiato il modo di fare commedia in Italia e la vita del regista Paolo Virzì, il quale dopo quasi 30 anni ha deciso di narrare nuovamente le storie di quei personaggi. Il 7 marzo 2024 verrà, infatti, distribuito nei cinema di tutta Italia Un altro Ferragosto, il quale riporterà di nuovo a Ventotene i Molino e i Mazzalupi. La trama sembra ruotare intorno ad  Altiero Molino (Andrea Carpenzano), il figlio annunciato da Cecilia (Laura Morante) a Sandro durante la fine del primo film. Oggi Altiero ha 26 anni e torna nell’isola insieme al compagno fotomodello per regalare un ultima vacanza al padre Sandro, ormai molto malato. L’isola è però in festa per il matrimonio di Sabry Mazzalupi (Vanessa Marini), la figlia di Ruggero ormai divenuta una star del web. Questa sarà l’occasione per far rincontrare le due famiglie, rappresentanti nuovamente due fazioni opposte dell’Italia.

A tornare in Un altro Ferragosto sarà quasi tutto il cast del precedente capitolo, da Silvio Orlando a Sabrina Ferilli, con anche delle gradite new entry come Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Elio Germano; ovviamente nel film non saranno presenti Piero Natoli e Ennio Fantastichini, deceduti rispettivamente nel 2001 e nel 2018. Lo stesso Virzì ha avuto per molto tempo dei dubbi su questo film a causa di due assenze così pesanti, ma alla fine ha deciso comunque di tornare a raccontare quei personaggi e uno scontro di classe mai realmente risolto. Se il berlusconismo è ormai terminato, oggi la scena politica italiana è permeata da altre figure, ciò può rappresentare una sfida ma anche un rischio per il regista. Il timore di molti è quello di veder rovinato il bellissimo ricordo del primo film con questo sequel, ma ciò potremmo scoprirlo solo una volta visto in sala. Noi al momento ci fidiamo di Paolo Virzì e di questo straordinario cast.

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