Festa Roma: I De Filippo, storia di figli e figliastri

(di Francesco Gallo) (ANSA) – ROMA, 23 OTT – La storia di un riscatto o, ancora
meglio, come si dice a Napoli con grande sintesi, “di figli e
figliastri”. Una storia vera, ma drammaturgicamente da manuale,
quella che vide coinvolti, a inizi del ‘900, I FRATELLI DE
FILIPPO, ovvero Peppino, Titina ed Eduardo, raccontati questa
volta in maniera più popolare e diretta da Sergio Rubini, dopo
che l’aveva fatto Mario Martone in QUI RIDO IO con un taglio più
metafisico e alto.
    “Il film uscirà prima a Roma e Napoli, poi avrà un’uscita evento
il 13, 14 e 15 dicembre e, infine, andrà su Rai1 nel periodo
natalizio. Comunque – dice il regista all’Auditorium –
sto già pensando a un suo sequel che porti la storia dei tre
fratelli fino al 44”.
    I FRATELLI DE FILIPPO ci porta ovviamente a Napoli dove i tre
fratelli vivono con la madre, Luisa De Filippo, ma hanno un
problema non da poco: non sono stati riconosciuti dal padre
Eduardo Scarpetta (Giancarlo Giannini) che si spaccia per loro “zio”. Proprio quello Scarpetta, ricco e famoso e vero re del
teatro popolare napoletano, che pur non riconoscendoli come
figli naturali, li ha però introdotti nel suo mondo.
    Tutto precipita alla morte di Scarpetta perché la sua famiglia
allargata inevitabilmente si divide: i figli legittimi si
spartiscono la sua eredità, mentre a Titina (Anna Ferraioli
Ravel), Eduardo (Mario Autore) e Peppino (Domenico Pirelli) non
spetta nulla. Per loro ci sarà un’altra eredità, quella del
talento, di cui invece è privo l’arrogante figlio legittimo
Vincenzo (Biagio Izzo) diventato titolare della compagnia
paterna.
    “Li volevo raccontare come se fossero i Beatles, giovani
donnaioli, traditori, litigiosi in una storia tutta italiana,
una famiglia sgangherata che alla fine ce la fa” spiega Rubini.
    E ancora il regista :”È una storia di riscatto e speranza di
persone che alla fine ce l’hanno fatta, un messaggio positivo
per tutti”.
    Per quanto riguarda la scelta di Giannini nel ruolo di
Scarpetta, spiega: “Ho subito pensato a uno Scarpetta
descarpettizzato e Giannini era perfetto nel ruolo di un
predatore erotico pieno di fascino”. (ANSA).
   

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