venerdì, 22 Novembre 2024
Fine riprese di ‘O – the fiRSt mOvie by aN alien’
(di Francesco Gallo) Mariel Hemingway, attrice di ‘Manhattan’ di Woody Allen per il quale ricevette una nomination
agli Oscar, è tornata sul set con Christopher Coppola per “O –
the fiRSt mOvie by aN alien” diretto dal regista Michele Diomà
(la maiuscole del bizzarro titolo danno la parola ‘Orson’).
Il film prodotto dalla Wild Filmaker è stato girato tra Brooklyn
e Manhattan ed è tratto da una storia vera, ma racconta una
vicenda che sembra fantascienza.
Tutto nasce da un incomprensibile dolore al fianco accusato dal
regista del film, che dopo svariati accertamenti scopre di
essere in perfetta forma.
Ma non finisce qui. A seguito di alcune ipnosi regressive al
quale sempre il regista si sottopose, dei flash-back emersi dal
suo inconscio sembrarono rivelare una sconcertante realtà: erano
immagini di un incontro ravvicinato del quarto tipo. Insomma in ‘O – the fiRSt mOvie by aN alien’ si prova a scavare
nell’inconscio.
Questo film è anche un omaggio a Orson Welles, interpretato da
Christopher Coppola, data la sua eccezionale somiglianza fisica
con il regista di ‘Citizen Kane’. Coppola figura di culto del
cinema Arthouse Made in USA, oltre ad aver diretto Nicolas Cage,
suo fratello maggiore, è cresciuto sui tanti set cinematografici
dello zio, il più volte premio Oscar Francis Ford Coppola.
“Credo che il cinema possa essere la forma d’arte più efficace
per raccontare l’inconscio – dice il regista Diomà nelle sue
note -. Resto profondamente scettico in materia di ‘incontri con
alieni’, faccio mie le idee più volte espresse in merito dalla
grande astrofisica Margherita Hack, quando sosteneva che oltre
il nostro sistema solare non si può escludere che esistano forme
di vita intelligenti, anche di gran lunga più evolute della
nostra civiltà, ma almeno personalmente al momento non posso
dire di avere le prove per affermarlo come cosa certa,
nonostante la misteriosa vicenda che mi è accaduta e che ho
provato a riportare fedelmente nel film girato nella mia amata
New York con due personalità che rappresentano l’emblema della
cultura americana, come Mariel Hemingway e Christopher Coppola”.
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