Forti criticità per Atti aziendali e stop a Link university

Forti criticità per gli Atti
aziendali e uno stop di fatto al progetto Link university.
    Questi i due argomenti affrontati con una dura nota da
Giuseppino Conti, Presidente dell’Ordine delle Professioni
Infermieristiche (Opi) Ancona. Sugli Atti aziendali, Conti
evidenzia “la bassa considerazione nei confronti della Direzione
delle Professioni Sanitarie che rivestono un ruolo
fondamentale”. Opi Ancona ricorda come la Regione Marche fu la
prima in Italia nell’anno 2003 a istituire il Dipartimento delle
Professioni Sanitarie, “ma che gli attuali posizionamenti
riportati dagli Atti aziendali evidenziano delle forti criticità
di forma e di sostanza nella comparazione tra i dettati
normativi e i contenuti delle proposte degli Atti aziendali”.
    L’auspicio degli Infermieri che nella provincia di Ancona
sono oltre 4.500 sugli oltre 12mila iscritti agli ordini delle
Marche, è che “si tratti di semplici disattenzioni da parte
delle Direzioni Aziendali o forse di una mancata considerazione
o refuso da parte dell’Istituzione Regione nella definizione del
documento di Indirizzo alle Aziende sanitarie per la
strutturazione degli Atti aziendali”, aggiunge il Conti che,
insieme agli altri rappresentanti degli Opi marchigiani, è stato
audito dai membri della IV Commissione consiliare al riguardo
esprimendo chiaramente le criticità riscontrate e le proposte di
adeguamento.
    In riferimento al progetto Link Campus University per
l’istituzione di due nuovi corsi di Medicina nelle Marche per
l’anno accademico 2025-2026: quello di Medicina e Chirurgia
nelle sedi di Fano e Ascoli Piceno; uno di Odontoiatria e
Protesi dentaria a Macerata “Opi Ancona ritiene “importante ed
opportuno continuare l’esperienza in essere con l’Università
Politecnica delle Marche con i giusti riconoscimenti e
valorizzazioni nell’ambito della Direzione dei Corsi di Laurea e
degli Insegnamenti Disciplinari, da contemplare nei protocolli
d’intesa tra Regione ed Università, possibilmente in tempi
rapidi ed in linea con quanto già in essere, da molto tempo, in
altri Atenei pubblici italiani”, conclude.
   

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