domenica, 24 Novembre 2024
G20: Cia, tra app e robot ecco il digitale dell’agroecologia
(ANSA) – ROMA, 17 SET – Dall’utilizzo di robot intelligenti
nelle stalle, alla vendemmia digitale, fino alle app che
permettono di monitorare il lavoro in nei campi, mettendo in
connessione tutti i diversi aspetti di una moderna azienda
agricola. Parte dal G20 di Firenze il percorso Cia-Agricoltori
Italiani negli scenari dell’agritech, per sostenere aziende e
produttori in questa fase di transizione. Obiettivo è garantire
maggiore sostenibilità ma, allo stesso tempo, più reddito e
competitività, con particolare attenzione alle aree interne del
Paese. Nei workshop allo stand Cia, l’associazione ha realizzato
un vero e proprio showcase sulle soluzioni informatiche più
innovative, grazie alle competenze di aziende protagoniste del
cosiddetto smart farming. Un focus particolare sulle opportunità
del digitale nell’ambito della zootecnia, con l’utilizzo di
robot intelligenti per l’alimentazione “di precisione” dei
bovini anche grazie ad applicazioni che consentono il controllo
continuo
del loro stato di salute.
Secondo il digital farm specialist Cristiano Spadoni, i
campioni dell’agricoltura hi-tech sono i viticoltori, la
vendemmia 2021 è la più hi-tech di sempre; in migliaia ormai
gestiscono il lavoro tramite pc con quaderni di campagna
digitali. Anche la frutta a guscio è “coltivata con il digitale”
e in ogni momento si può garantire l’origine, grazie alla
geolocalizzazione dei noccioleti, tracciando il percorso della
nocciola dal campo alla cucina. “Il digitale in agricoltura –
conclude il presidente Cia Dino Scanavino – non è più una
soluzione di nicchia ma una garanzia di sicurezza che traccia
tutto il processo produttivo garantendo trasparenza al
consumatore finale”. Secondo i dati dell’Osservatorio Smart
Agrifood del Politecnico di Milano in Italia il valore
dell’agricoltura digitale sfiora i 400 milioni di euro, con un
incremento del 270% rispetto all’anno precedente, a fronte di un
mercato mondiale di 9 miliardi. (ANSA).