giovedì, 28 Novembre 2024
Gaber e il muro dei migranti vincono i Nastri per i documentari
L’opera prima di Kasia Smutniak Mur,
viaggio tra Polonia e Bielorussia nel lungo tratto di confine
che impedisce il passaggio ai migranti e Io, noi e Gaber di
Riccardo Milani, ritratto del Signor G tra musica, teatro e quel
vibrante impegno intellettuale che ha attraversato tutta la sua
vita, sono i film vincitori dei Nastri d’Argento Documentari
2024 assegnati dai Giornalisti Cinematografici italiani. Hanno
vinto rispettivamente per il Cinema del Reale e nella sezione
dedicata a Cinema Spettacolo, Cultura nel palmarès di
un’edizione che assegna il Nastro dell’anno per i Documentari a
Mario Martone – per Laggiù qualcuno mi ama, dedicato a Massimo
Troisi e a Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice,
mentre Monica Bellucci lo vince come protagonista dell’anno per
l’intensa interpretazione di Maria Callas: Lettere e Memorie.
Tra i premiati il Nastro d’Argento alla scrittrice e
sceneggiatrice Edith Bruck, sopravvissuta alla deportazione, per
Edith, emozionante testimonianza autobiografica sulla Shoah, da
un’idea di Giovanna Boursier, con la regia di Michele Mally
fortemente voluto su La7 da Andrea Purgatori in uno degli ultimi
numeri del suo Atlantide e per Cinquina speciale Arte nastro al
film Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione di Giovanni
Troilo.
Sul palco del cinema Barberini – partner di quest’edizione – con
i vincitori dei Nastri d’Argento questa sera a Roma anche i
finalisti nelle tre ‘cinquine’ selezionati tra gli oltre 130
documentari ammessi e i 175 visionati tra i titoli editi nel
2023. “In selezione un panorama di temi, storie e personaggi –
dice a nome del Direttivo Nazionale la presidente Laura Delli
Colli – che non dimentica il passato ma neanche la Storia
recente con uno sguardo particolare all’attualità in un anno
drammatico tra migrazioni, guerre, femminicidi, allarme per le
mutazioni climatiche e, nel mondo dello Spettacolo e nella
Cultura, rivela un’attenzione speciale, con il Cinema, ai
protagonisti della musica”.
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