Garrone, il mio film capito dalla comunità afro-americana

Matteo Garrone ha ritirato il
primo riconoscimento statunitense per Io, Capitano. Il film, che
il 10 marzo corre per l’Oscar al miglior film internazionale, è
stato premiato ieri sera dalla Afro American Film Critics
association, l’associazione dei critici cinematografici
appartenenti alla comunità nera come miglior titolo
internazionale.
    “Sono particolarmente felice di questo premio – ha detto
all’ANSA il regista, a Los Angeles da una decina di giorni per
una serie di incontri e proiezioni – . Dimostra che il film è
stato capito dalla comunità afroamericana. In fin dei conti, mi
si poteva obiettare: ‘Ma come ti permetti, tu bianco, italiano,
di raccontare questa storia? Avrei potuto essere frainteso,
accusato di appropriarmi di una vicenda umana e storica non mia.
    Che proprio i critici afroamericani abbiano deciso di premiare
questa epopea sulla schiavitù contemporanea significa che hanno
percepito che mi sono messo a servizio della storia, che sono un
intermediario”.
    Il premio contribuisce a far parlare del film in un momento
cruciale, perché l’opera debutta nei cinema americani tra due
giorni (preceduta da recensioni entusiaste e da un indice di
gradimento del 97% su Rotten Tomatoes) e perché i membri
dell’Academy cominciano oggi 22 febbraio a votare per decretare
i vincitori della 96esima notte delle stelle.
    “Mi sono reso conto che si tratta di un film che qui
sorprende. Non tutti sono a conoscenza della portata del dramma
che si vive tra Africa e Italia: parliamo di 30mila morti in 10
anni. Poi restano colpiti dall’intensità e dalla purezza
dell’interpretazione degli attori”, considera Garrone prima di
entrare al Beverly Wilshire hotel, dove si celebrava la serata.
    Insieme a lui, come in tutto questo tour hollywoodiano,
c’erano i protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall e Mamadou
Kouassi, il giovane che con la sua esperienza ha ispirato il
film e che vive a Caserta ed è tra l’altro mediatore culturale.
    Gli altri film premiati sono stati Origin di Ava DuVernay,
nella categoria drammatica; American Fiction di Cord Jefferson
tra le commedie e tra i musical ha vinto Il colore viola di
Blitz Bazawule.
   

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