lunedì, 10 Febbraio 2025
Gaslini-Iit, inaugurata la prima parete per climbing multisensoriale
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Trasformare la cura in un gioco attraverso l’uso delle nuove tecnologie. È questo l’obiettivo della Multisensory integration Climb, la prima parete d’arrampicata multisensoriale al mondo per la riabilitazione clinica di pazienti pediatrici con disabilità multiple o complesse inaugurata all’ospedale Gaslini di Genova. Un progetto che nasce dalla collaborazione fra Iit, l’unità di ricerca Unit for Visually impaired people, e Istituto Gaslini, con l’unita operativa di medicina fisica e riabilitazione, al quale hanno partecipato medici, neuroscienziati, ingegneri meccanici ed elettronici, esperti di arrampicata.
“Questa sembra una normale parte di arrampicata – spiega Monica Gori, responsabile unità persone con disabilita visiva di Iit – ma le prese producono suoni e luci. Grazie a un software, inoltre, è possibile personalizzare i percorsi a seconda delle condizioni del bambino per migliorarne l’interazione. Il tutto potrà essere monitorato attraverso i sensori presenti sulla parete che aiuteranno a capire i progressi fatti”. A oggi questa tecnologia è stata testata su 34 giovani pazienti e 52 bambini con sviluppo atipico e, a partire dalle prossime settimane entrerà a pieno regime. Lo strumento, infatti, è stato progettato per pazienti di età compresa tra i 3 e i 18 anni con condizioni neurologiche come ictus pediatrico, paralisi cerebrale infantile o disturbi dello sviluppo, ma potenzialmente estensibile a pazienti pediatrici con disabilità di diversa causa. “Noi ci aspettiamo molteplici benefici – sottolinea Chiara Tacchino, responsabile di medicina fisica e riabilitazione del Gaslini – non solo motori ma anche sensoriali o cognitivi. Quindi non solo un miglioramento della forza o della coordinazione, ma anche benefici di tipo cognitivo, emotivo e sociale perché la parete può essere utilizzata anche in piccoli gruppi favorendo l’inclusivitá”.
“Risultati come quelli presentati oggi —conclude Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Iit – fanno capire il grosso impatto che la ricerca portata avanti in IIT può avere nella vita reale delle persone e sottolineano l’importanza di uscire dai laboratori creando collaborazioni con realtà di valore che tutti i giorni hanno a che fare con esigenze concrete, come l’Istituto Giannina Gaslini, con cui dialogare per lavorare insieme allo sviluppo di una tecnologia che metta l’essere umano al centro”.
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