mercoledì, 12 Febbraio 2025
Gianfelice Imparato, anche io un po’ ‘Querido Fidel’
![](https://www.ansa.it/webimages/img_700/2021/11/12/8c0aac6f178eaa032f72b78ec127df1a.jpg)
(ANSA) – ROMA, 12 NOV – QUERIDO FIDEL opera prima di Viviana
Calò è una favola comunista in salsa napoletana già al Bif&st
2021, dove ha vinto il premio miglior regia e attore (Gianfelice
Imparato), e ora in sala dal 18 novembre.
“L’idea centrale del film è molto semplice – dice la regista -.
Che succederebbe se un uomo decidesse di vivere il proprio
quotidiano, seguendo esclusivamente i propri ideali? Il
protagonista della mia storia altro non è che un sognatore, un ‘picchiatello’, che vive l’eterno conflitto tra propria
ideologia, quella comunista, e realtà con cui è costretto a
confrontarsi tutti i giorni”.
Stiamo parlando di Emidio (Gianfelice Imparato), cinquantenne
comunista napoletano di fede cubana che scrive ogni mese al
Fidel e il ‘comandante’ regolarmente gli risponde.
“Un personaggio non troppo lontano da me – dice all’ANSA
Imparato – che dopo il congresso della Bolognina scrissi un
monologo in cui auspicavo un’Europa governata finalmente dal
comunismo, ma poi ho dovuto assistere al lento e vergognoso
scivolare della sinistra verso il centro”.
In QUERIDO FIDEL ci troviamo comunque nel 1991 con un Unione
sovietica vicina alla dissoluzione, un destino condiviso dalla
stessa Cuba. Ma, nonostante questo, la fede comunista di Emidio
è più che intatta, anzi è sempre più vivace. Spalleggiato dalla
fedele e comprensiva moglie, da vecchi compagni ormai troppo
revisionisti e da un figlio sbagliato dal cuore imperialista,
nonostante lo abbia chiamato Ernesto (proprio come il Che), il
nostro supereroe rosso vede complotti dappertutto.
Non solo da parte sua anche voglia di piccole rivoluzioni urbane
come se da queste potessero dipendere chissà quali cambiamenti.
(ANSA).