venerdì, 24 Gennaio 2025
Gimbe, create 480 Centrali operative ma rischio scatole vuote
Al 31 dicembre 2024 “l’unica scadenza
europea della Missione Salute del Pnrr che condiziona il
pagamento delle rate, ovvero la realizzazione di almeno 480
Centrali Operative Territoriali Cot, è stata rispettata, ma
senza infermieri rischiano di diventare scatole vuote”. Lo
afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe,
nel monitoraggio indipendente dell’Osservatorio Gimbe sul
Servizio sanitario nazionale. Emerge anche una ‘incognita
regioni’ poichè i dati pubblici sull’attivazione delle Cot,
rileva, “non sono ancora disponibili”.
Nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale
prevista dal Pnrr, le Cot sono state progettate come hub
organizzativi per migliorare il coordinamento tra ospedali,
medici di famiglia, assistenza domiciliare e servizi sociali.
Pensate per garantire una presa in carico continua e
personalizzata dei pazienti, rappresentano, spiega
Cartabellotta, un “elemento chiave per affrontare le sfide
legate all’invecchiamento della popolazione e alla crescente
prevalenza delle malattie croniche. Queste strutture, insieme a
Case di Comunità, Ospedali di Comunità, telemedicina e al
potenziamento dell’assistenza domiciliare, configurano quella
rivoluzione organizzativa dell’assistenza territoriale prevista
dal DM 77 e finanziata dal Pnrr”. Tuttavia avverte, “fino a
quando non saranno pienamente funzionanti tutte le 611 Cot
previste originariamente, e poi ridotte a causa dei costi, si
registrerà un aumento del carico di lavoro per quelle attive,
che si troveranno a gestire un bacino di utenza più ampio
rischiando di compromettere la qualità dei servizi”. Al 30
giugno, risultavano pienamente funzionanti 362 Cot, pari al 59%
del totale previsto prima della rimodulazione, ovvero 611 Cot.
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