Giovani, innovativi e digitali. Ecco il futuro della moda

Cala il sipario sulla settimana della moda milanese. Un finale totalmente digitale, affidato alle giovani promesse della moda maschile.

La giornata inizia con A-cold-wall*, il brand fondato nel 2015 da Samuel Ross a soli 24 anni. Enfant prodige, da alcuni definito «il Virgil Abloh britannico», Ross è conosciuto per il suo uso innovativo del tessuto e l’accento su dettagli funzionali. È a Milano che lo stilista ha deciso di presentare il nuovo four-world manifesto del suo brand.

«Brittle render, sequenced thought» (Resa fragile, pensiero in sequenza), questo il messaggio della nuova collezione, un guardaroba di pensieri e forme guidato da una ricerca emotiva totalmente priva di imposizioni. «Il vero pensiero alla base di questa collezione era di non analizzare eccessivamente» ha raccontato Ross. «Volevo trovare un’espressione davvero completa che non puoi necessariamente trovare con un computer o un paio di forbici».

A-cold-wall*

A-cold-wall* ci porta così in un viaggio che parte dal Rinascimento fino ad arrivare al giorno d’oggi. Ecco allora che nei capi appaiono richiami all’architettura e alla working class inglese. Ross è stato in grado di creare illustrazioni delle conseguenze della fisica sociale nelle sue creazioni così da trasformare chi le indossa, allentando il suo ruolo nel mondo.

Quello che lo stilista offre è libertà, di pensiero, d’ istinto e di emozioni. «Abbiamo scelto di non scendere a compromessi» chiosa Ross, mentre i suoi modelli sfilato in un paesaggio di cemento armato, volutamente lasciato in penombra, avvolti in pezzi tecnici e membrane traslucide. I volti, le mani, le braccia, le orecchie sono coperti d’argento come per isolare parti del corpo. Balaclava, cappucci e cappelli celano il viso e i lineamenti in una brillante critica all’uso quotidiano della maschera per fingerci qualcuno che non siamo e nasconderci davanti al mondo.

Children of The Discordance

La mattinata prosegue con Children of The Discordance. Il brand giapponese sceglie ancora una volta Milano e presenta la sua collezione attraverso un fashion film, trasmesso sulla piattaforma ufficiale della Camera della moda. Con l’incredibile regia di Keita Suzuki, il nuovo filmato – «Reason» (Motivazione), come il titolo di una canzone anni Ottanta – coinvolge il pubblico con una nuova forma di live performance ispirata alla cultura della strada. Il compito di mettere in scena il tema della collezione per il prossimo autunno/inverno è infatti affidato a tre rider BMX giapponesi, tra mirabolanti imprese.

I capi creati da Shikama Hideaki mostrano molteplici riferimenti allo stile outdoor degli anni Ottanta e all’abbigliamento militare. Grazie all’impiego di nuove tecnologie, lo stilista è stato in grado di rieditare capi d’archivio e sfruttare tessuti dead-stock, da accompagnare a materiali di ultima generazione. In mezzo alla palette di cammello e beige compaiono toni vivi d’arancione e rosso per dare forza alla tavolozza invernale. «Credo che il colore sia necessario anche in mezzo al nulla» ha spiegato Hideaki. «Vorrei poter essere un catalizzatore che arricchisca i sentimenti delle persone».

All’interno della collezione anche una partnership con il brand di calzature UGG che si declinano in nuovi stili unici, ispirati ai nativi americani e agli stivali western.

Dagli anni Ottanta passiamo al grunge americano anni Novanta. Prende il titolo da un’altra canzone, la collezione autunno/inverno 2022 di Andrea Pompilio per il brand A Personal Note 73. «Cosmic Grunge» – omaggio a Cosmic Girl di Jamiroquai – combina riferimenti American native con elementi outdoor ed è caratterizzata da forme baggy e silhouette visibilmente rilassate. Ancora una volta l’ispirazione stagionale viene contaminata dal gusto italiano tramite i tradizionali pattern a strisce e quadri cari a Pompilio, e dal tocco sartoriale moderno, firma da sempre del designer.

APN73

Una collezione che pone particolare enfasi su un’attitude «no season», scelta da numerosi brand in scena a Milano e a Firenze, che nella collezione viene espressa attraverso insolite texture jacquard, giustapposizioni di tessuti dai pesi distanti e tramite uno styling particolarmente creativo che gioca su alternanze di lunghezze e pesi. La maglieria è protagonista assoluta in un’ottica «no gender» e viene combinata con tessuti tecnici e funzionali applicati a stili outdoor come parka e giacche da pescatore.

La palette mostra una commistione di colori caldi naturali che spaziano dal burgundy, al marrone, al cammello, al ruggine, al beige, e tonalità invernali come il nero, il verde militare e il grigio, mescolandoli con la consueta esplosione di colori audaci e contrastanti come il giallo chiaro e giallo fluo, verde foglia e verde smeraldo, rosa e rosso, arancio fluo. Non a caso, il filmato di presentazione è stato girato ancora una volta a Shanghai, sottolineandone la frenesia e la vivacità di colori e anime.

L’estetica di APN73 fonde culture diversificate, street fashion e referenze artistiche per reinterpretare il classico in modo giocoso e riproporlo con un twist contemporary, con il brillante brand label che cita: «Warning: this garment is designed in Italy and carefully manufactured in China, because made in China is cool» (Attenzione questo capo è disegnato in Italia e attentamente prodotto in Cina, perché il made in China è cool).

I capi formali, dal fit largo della collezione presentata da MTL Studio guardano invece a un nuovo approccio sartoriale, un gioco estetico anni Novanta che riporta alla memoria i look di David Byrne dei Talking Heads. La musica, ispiratrice e profetica, sembra essere il fil rouge della nuova stagione, un legame sempre più indissolubile e un ritorno ai primi influencer, cantanti (e attori) per cui la moda è strumento, non unico motivo d’essere.

Sfilano nascosti da aquiloni tecnici, quasi a fare il verso alle maschere della Casa di Carta e di Squid Game, i modelli di Dalpaos in un guardaroba dall’attitude escapista ma concettuale.Il denim è invecchiato e i tessuti classici sono ricostruiti con imbracature staccabili, mentre le corde per l’arrampicata diventano coulisse per felpe e pantaloni.

Dal trekking alla scherma, con lo stilista turco Serdar Uzuntas. Nella sua collezione il neoprene dialoga con il jersey di cotone, la lana con la pelle mentre una lavorazione a crochet, nata dall’expertise artigianale di Elif Malkoclar, dà forma alle nuove – morbidissime – calzature.

«The Heart of Fancing» (L’arte della scherma) si ispira ai movimenti fluiti ed eleganti degli schermitori, vestiti in nuances come il giallo, l’arancione e il rosso, ma anche in tinte neutre come il blu navy, il nero e il bianco. Unico dettaglio, un cuore sul petto con il logo SR.

La Settimana della moda è stata anche l’occasione per il debutto della prima linea di eyewear firmata Serdar, interamente realizzata a mano in Italia e distribuita in esclusiva da Loox.

Una telefonata intimidatoria è invece la prima scena del fashion film ideato da Revenant rv nt per presentare la collezione autunno/inverno 2022. «Fashion Nightmare» (Incubo di moda) ci porta in un nuovo mondo capace di coniugare la cultura dark a quella “bubble pink” dei manga. Il nuovo artwork «Wolf Chain» che reinterpreta la catena, simbolo distintivo del brand, avvolgendola con rovi e denti di lupi è il leitmotiv della collezione che con i suoi capi streetwear strizza l’occhio agli anni Duemila.

Un ritorno al nuovo Millennio, ma anche un salto nel futuro (e forse del metaverso) grazie alla collaborazione con n la tattoo star Brando Chiesa, che si diverte a dare la sua versione di Chain e la trasforma un una catena animata da due delle sue celebri comic girls e un teschio al posto del lucchetto, fornendo una sintesi perfetta dello studio creativo dei due designer.

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