martedì, 4 Febbraio 2025
Google I/O 2023, conferenza per sviluppatori il 10 maggio
(ANSA) – MILANO, 09 MAR – Google ha confermato la data di
inizio di I/O 2023, la sua tradizionale conferenza per
sviluppatori. L’avvio sarà il 10 maggio, con un’apertura tenuta
dall’amministratore delegato, Sundar Pichai. Il colosso
americano ha spiegato che l’approccio per coloro che intendono
partecipare in presenza sarà simile a quello dello scorso anno:
posti limitati in sala ma live streaming per tutti gli
appuntamenti più importanti. L’azienda non ha ancora rilasciato
informazioni sui temi che verranno toccati durante l’evento ma
sembra alquanto certo che ci sarà una prima occhiata ad Android
14, la prossima versione del sistema operativo di Google per
dispositivi mobili. Non è da escludersi qualche novità in merito
a Bard, l’intelligenza artificiale del gruppo, concorrente di
ChatGpt, che potrebbe finalmente fare il suo debutto all’interno
del motore di ricerca web di Mountain View. Dal punto di vista
degli annunci hardware, di norma Big G sfrutta la kermesse I/O
per svelare qualcosa sulle nuove famiglie di telefonini, in
questo caso i Pixel 8. Probabile la conferma del Pixel Tablet,
di cui si parla da tempo, mentre non è chiaro se la compagnia
sia pronta o meno per fare il suo ingresso nel settore dei
telefonini pieghevoli. Gli indizi sul cosiddetto Pixel Fold non
sono mancati nel corso degli ultimi mesi, compresa una recente
foto postata online su Reddit che sarebbe stata scattata nella
metropolitana di New York, con oggetto proprio il ‘foldable’
tenuto tra le mani di un passeggero, che cercava di tenerlo
nascosto il più possibile. A insediare un mercato finora
presidiato da Samsung è arrivata da poco Oppo, con il Find N2
Flip, mentre entro l’anno sono attese le uscite di Xiaomi,
OnePlus e Vivo. Il concorrente principale di Samsung, Huawei, da
anni propone i suoi dispositivi pieghevoli, sebbene ancora
penalizzati dall’assenza di Google per il prosieguo dell’embargo
imposto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti nei
confronti del gigante cinese, impossibilitato a collaborare con
aziende software e hardware statunitensi. (ANSA).