giovedì, 28 Novembre 2024
Grande attesa per il Calendario Pirelli 2022, scattato dal musicista e fotografo Bryan Adams
Sarà Bryan Adams, artista canadese, a scattare il Calendario Pirelli 2022 con una sua sfida personale di poter unire musica e fotografia nell’iconico oggetto del desiderio che ha raccontato la bellezza e la cultura esteta degli ultimi decenni.
«Sono orgoglioso di essere stato scelto come fotografo del Calendario Pirelli 2022. Unire la fotografia e la musica per ‘The CalTM’ è molto emozionante e senza dubbio coinvolgerà persone straordinarie. Tra poche settimane inizieremo lo shooting e ne sono elettrizzato» ha dichiarato il rocker premiato per gli scatti fotografici a star del mondo della musica come Sir Mick Jagger e Amy Winehouse e del cinema, ai protagonisti del mondo della moda fra cui la top model Naomi Campbell, ma anche personaggi del mondo della politica e statisti, fino alla Regina Elisabetta, che Bryan fotografò in occasione del suo Giubileo d’Oro. Con l’altra faccia della sua creatività, la musica, ha guadagnato nel corso degli ultimi 40 anni le classifiche in oltre 40 Paesi in tutto il mondo, aggiudicandosi 3 Academy Award, 5 nomination al Golden Globe e un Grammy Award. Nel 2021 uscirà il suo 15esimo album e questo ambizioso progetto con Pirelli che segna il ritorno di The CalTM, dopo la sospensione della sua produzione decisa lo scorso anno per l’emergenza Covid.
Nel 1964 la storia del calendario più famoso del mondo nasce come progetto esclusivo di marketing di Pirelli UK Ltd, la consociata inglese del gruppo della Bicocca, quando incarica un fotografo, l’inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles, a dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a questa idea editoriale raffinata ed esclusiva, del tutto innovativa, che ritrae la bellezza con valenze artistiche e culturali.
Da allora, l’appuntamento con l’arte, il glamour e la cultura pop continua a scandire il passare dei mesi offrendo attraverso le immagini dei più acclamati fotografi del momento, entusiasti di dare una lettura e un’interpretazione del costume, spesso anticipatorie di nuove tendenze.
Il primo decennio, ovvero gli anni della gioventù del Calendario sono scanditi dal crescente successo dei Beatles, della musica rock, della minigonna, ma anche dalla contestazione giovanile e dalla mobilitazione pacifista contro la guerra nel Vietnam. Il Calendario si emancipa dalla iniziale vocazione di corporate gadget e diventa un oggetto esclusivo destinato a pochi beneficiari che vogliono ammirare i bellissimi scatti di giovani modelle esordienti fotografate sullo sfondo di spiaggie esotiche e scenari naturali. Ogni artista lascia la sua impronta personalissima e, in quegli anni, rivoluzionaria. Harri Peccinotti prende spunto dalle poesie di Elizabeth Barret Browning, Allen Ginsberg, Ronsard e l’anno successivo si rifiuta di mettere in posa professionale le modelle per andare invece a “rubare” gli scatti sulle spiagge assolate della California.
Sarah Moon, prima fotografa al femminile, infrange alcuni tabù del suo tempo con le sue foto romantiche e melanconiche alla ricerca di un momento sfuggente che da sbiadito prende colore come gli scatti con la Polaroid. Emotività, imperfezione, eleganza, in una storia sfocata e immensamente bellissima.
La successiva cessazione delle pubblicazioni (per nove anni), suscita un clamore enorme, segno evidente del crescente successo del Calendario Pirelli, che continuò a vivere nel decennio successivo in una serie di libri, raccolte e antologie pubblicate in diverse lingue.
Nel 1984 inizia un periodo di rinascita guidato dal nuovo art director, Martyn Walsh, alla ricerca di nuove idee proprio nel periodo di lustro e glamour della moda e delle modelle, degli slogan e delle campagne pubblicitarie. Walsh decise di inserire l’impronta del pneumatico Pirelli, un segno lieve del battistrada o un disegno appena accennato che però sarà l’omnipresente firma tecnologica del brand.
Nel 1987 il fotografo Terence Donovan dedica interamente l’annuario alle Venere di colore, compresa una Naomi Campbell agli esordi, appena sedicenne. Il suo approccio artistico scava la storia e il personale dramma interiore di ognuna delle protagoniste.
L’anno dopo, nel 1988, Barry Lategan inserisce per la prima volta, in un progetto che tradizionalmente ritaeva le donne, un protagonista maschile.
Altro cambio di direzione al vertice del gruppo e svolta importante per il Calendario trasformato in pura libera comunicazione artistica senza riferimento o citazione ai pneumatici, senza vincoli né condizionamenti tranne quelli dello stile e del buon gusto.
Si apre un mondo di possibilità per i fotografi chiamati ad interpretare la bellezza e a scegliere i protagonisti degli scatti, ancor più di prima, le chiavi di volta del successo del Calendario Pirelli.
Herb Ritts, che inaugura nel 1994 la nuova stagione di “The Cal”TM con una eccezionale parata di top model, da Cindy Crawford, Helena Christensen, Kate Moss e Karen Alexander, dichiara «A Homage to Women vuole fissare in immagini le donne degli Anni Novanta, le più belle, dentro e fuori, fiere e seducenti, al mondo».
Si rafforza così il legame con il mondo della moda e una foto su Calendario scattata dalle grandi firme che pubblicano servizi fashion equivale a una consacrazione.
Richard Avedon, Patrick Demarchelier, Steve McCurry, Mario Testino, Peter Lindbergh, Herb Ritts scelgono le ragazze più famose che danno prestigio alle copertine come Christie Turlington, Carré Otis, Eva Herzigova, Gisèle Bunchen.
Lo stilista e fotografo tedesco Karl Lagerfeld sostiene che le modelle insieme alle attrici e alle donne più belle al mondo sono diventate una sorta di tipologia di divinità moderna.
All’elenco delle protagoniste del settore moda, si aggiungono quelle cinematografiche, con nomi importanti e bellezze particolari, da Laetitia Casta e Nastassja Kinsky, Inés Sastre, Penelope Cruz, Hilary Swank, Naomi Watts, le italiane Monica Bellucci e Sofia Loren. Ognuna consapevole di diventare sensuale come mai e potersi raccontare come artista attraverso i ritratti del Calendario.
Nel 1998 Bruce Weber si dedica anche a star maschili del cinema e della canzone come Robert Mitchum, John Malkovich, Kris Kristofferson, B.B.King e Bono.
Per l’edizione speciale dell’anno 2000 viene chiamata una donna, la fotografa Annie Leibovitz apprezzata per la poetica degli scatti intimi e potenti come l’ultima fotografia fatta a John Lennon e sua moglie Yoko Ono poco prima che venga ucciso.
Successivamente anche Mariacarla Boscono, Eva Riccobono e Valentina Stilla vengono ritratte a fianco di celebrate top model come Sophie Dahl, Heidi Klum, Karolina Kurkova e Natalia Vodianova e di nuovo personaggi maschili del mondo del cinema e dello sport Alessandro Gassman, Catherine Deneuve e Isabella Rossellini, Jennifer Lopez.
Cambiano le location, dalla prima volta nel continente asiatico per Patrick Demarchelier, con un casting mix tra Occidente e Oriente e vede tra le protagoniste l’attrice cinese Maggie Cheung e la top Doutzen Kroes, al Botswana del celebre artista Peter Beard, che ha vissuto in Kenya per trent’anni ed è uno dei più grandi interpreti mondiali del mistero e del fascino dell’Africa.
L’edizione del 2010 è affidata al provocatorio Terry Richardson che ritrae ragazze nude e scanzonate come Miranda Kerr, Lily Cole, Rosie Huntington e Ana Beatriz.
Mario Sorrenti scatta ‘The CalTM’ del 2012, prima firma italiana che sceglie la Corsica per dare vita a “Swoon”, l’estasi catturata con un cast d’eccezione come Milla Jovovich, Kate Moss, Isabeli Fontana.
Mentre l’edizione successiva è di Steve McCurry, uno dei più famosi fotoreporter mondiali, che ha saputo raccontare la trasformazione sociale ed economica del Brasile. Tra le protagoniste, tutte accomunate dal loro impegno a sostegno di Organizzazioni non governative, Fondazioni e progetti umanitari, l’attrice brasiliana Sonia Braga, la cantante Marisa Monte, le modelle Adriana Lima, Petra Nemcova e Summer Rayne Oakes.