Gravina, quello di Sara Gama un viaggio meraviglioso

“Aver potuto condividere questi anni
con una donna dello spessore di Sara Gama è e resterà per tutti
noi un privilegio”. Così il presidente della Figc, Gabriele
Gravina, saluta la giocatrice che ha ufficializzato l’addio al
calcio giocato. “Oggi si chiude un capitolo, quello della
straordinaria calciatrice che Sara è stata, con la maglia della
Nazionale e con quella della Juventus, ma per i valori che
continua a trasmettere e per il contributo dato alla crescita
dell’intero movimento sono certo che la sua presenza all’interno
del mondo del calcio sarà ancora ispirazione per migliaia di
bambine cresciute con il sogno di diventare Sara Gama” ha
sottolineato Gravina.
    Gama è diventata un’icona del calcio italiano, per quanto
fatto in campo, ma anche da protagonista di un percorso che ha
portato il movimento in una nuova dimensione e le calciatrici al
riconoscimento dello status di professioniste. Sono 13 i trofei
vinti con la maglia della Juventus: sei scudetti, compreso
quello già conquistato in questa stagione e che verrà celebrato
sabato 10 maggio all’Allianz Stadium dopo il match contro
l’Inter, tre Coppe Italia e quattro Supercoppe. A questi se ne
aggiungono quattro con il Brescia: uno scudetto, una Coppa
Italia e due Supercoppe.
    “Nel calcio italiano c’è un prima e un dopo Sara Gama –
spiega la presidente della Divisione Serie A Femminile Federica
Cappelletti -. Sara è stata protagonista in prima persona di un
cambiamento culturale che prosegue ogni giorno in maniera più
decisa: una presa di coscienza che il calcio sia una cosa sola,
senza distinzione di genere. Grazie da parte di tutte noi donne
a Sara, straordinaria capofila di mille battaglie, e a Gama,
calciatrice di altissimo livello, che ha contribuito ai successi
dei club che hanno avuto l’onore di averla in campo e ai
risultati della nostra Nazionale”. Il 19 febbraio di un anno fa,
Gama aveva ufficializzato anche il suo addio alla Nazionale.
   
   

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