mercoledì, 5 Febbraio 2025
Harrison Ford, il mio mentore? Il grande Marlon Brando
(ANSA) – ROMA, 14 GIU – Uno stralunato Harrison Ford,
nell’incontro stampa internazionale di Los Angeles per Indiana
Jones e il Quadrante del destino, non nasconde i suoi ottantuno
anni, anzi sembra quasi indugiare nel mostrare la sua età
magicamente stravolta dagli effetti speciali di questo film che
dopo la premiere al festival di Cannes arriva nelle sale
americane il 30 giugno e, da noi, con due giorni d’anticipo:
ovvero il 28, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Ma
alla domanda di chi sia mai stato il suo mentore sembra
ringiovanire. “So che Marlon Brando consigliò a un giovane
collega attore di non preoccuparsi troppo altrimenti lo si
sarebbe visto sulla sua faccia. E questo significa, per chi non
è un addetto ai lavori, che certo devi preoccuparti, non del
successo, ma solo di essere lì”.
Come è cambiato Indiana Jones in questo quinto e ultimo
appuntamento del franchise? “Molto. Abbiamo mostrato i suoi
punti di forza nel corso di quattro film. Ora stiamo entrando in
una nuova fase della sua vita e lo vediamo dopo un’assenza di
quindici anni. È un uomo invecchiato, sta andando in pensione e
lo incontriamo appunto l’ultimo giorno dalla sua vita
accademica, il che non è certo il massimo per lui. Ma penso che
tutto questo funzioni drammaticamente molto bene perché
introduce il personaggio di Helena (Phoebe Waller-Bridge) per
una nuova avventura intorno al mondo”.
Siamo infatti nel 1969, nei giorni dell’Allunaggio, con un
Indiana accasato con Marion e che si sente superato dal mondo
che lo circonda, tanto che scienziati ex-nazisti come Voller
(Mads Mikkelsen) collaborano persino con la NASA.
Che significa dare definitivamente addio al suo personaggio di
Indiana Jones? “Non mi sembra un addio diverso dagli altri, ma
non ho rimpianti perché sento che abbiamo fatto un film davvero
soddisfacente per il pubblico. Abbiamo avuto una grande
attenzione al personaggio e abbiamo cercato poi di plasmare una
storia che riportasse Indiana nelle vite delle persone con una
storia interessante. Insomma é stato davvero uno splendido
addio”. (ANSA).