Harry Styles commenta per la prima volta il suo ingresso nel MCU

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A quasi due settimane dall’uscita di Eternals, si può dire che il cameo di Harry Styles non sia più uno spoiler, anche perché la sua presenza era stata svelata già da un giornalista americano in ottobre (complimenti, eh!).

Il cantante inglese, apprezzato come attore già in Dunkirk, appare nella prima scena dopo i titoli di coda, dove interpreta Eros / Starfox. Fratello di Thanos, anche lui è un Eterno, e offre il suo aiuto a Makkari (Lauren Ridloff), Thena (Angelina Jolie) e Druig (Barry Keoghan) per cercare gli altri Eterni. Dovranno inoltre salvare Sersi (Gemma Chan), Kingo (Kumail Nanjiani) e Phastos (Brian Tyree Henry), rapiti da Arishem alla fine del film. Per fortuna, Eros è in grado di comunicare con i Celestiali.

Ebbene, Harry Styles ha parlato per la prima volta del suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe in un’intervista con Dazed:

Compaio [nel film] solo alla fine. Ma chi non è cresciuto col desiderio di essere un supereroe, giusto? È stata un’esperienza fantastica, e sono molto grato di aver avuto l’opportunità di lavorare con Chloé.

Styles è stato scelto personalmente dalla regista Chloé Zhao, che lo ha sempre considerato perfetto per il ruolo di Eros. Nei fumetti, Eros è un vecchio alleato del Capitan Marvel originale, e ha fatto persino parte dei Vendicatori. È stato creato da Mike Friedrich e Jim Starlin su The Invincible Iron Man nel 1975. È in grado di manipolare le emozioni stimolando i centri del piacere.

Qui troverete la nostra analisi delle scene dopo i titoli di coda.

Gli Eterni

Gli Eterni sono una stirpe di esseri sovrumani e quasi immortali, creati dai Celestiali (ovvero gli dei cosmici dell’universo Marvel) manipolando geneticamente il DNA umano. Dotati di straordinari poteri, sono costantemente in lotta con i Devianti, creature mostruose nate anch’esse dalle azioni dei Celestiali. Il loro autore è il grande Jack Kirby, che li ha ideati su The Eternalsn°1 (luglio 1976).

Regia e sceneggiatura

La regia del film è stata affidata a Chloé Zhao, cineasta di origini cinesi (è nata a Pechino ma si è trasferita a Los Angeles durante il liceo) acclamata per Songs My Brothers Taught Me, The Rider e Nomadland. La prima versione della sceneggiatura è opera di Matthew e Ryan Firpo (Ruin), ma quella finale è della regista.