Helen Mirren, Golda Meir una regina come Elisabetta

(ANSA) – BERLINO, 20 FEB – “Era straordinariamente coraggiosa
e il suo impegno per Israele era totale. È stato come
interpretare Elisabetta II d’Inghilterra, ma non per regalità o
altro, ma per suo il totale impegno per Israele. In lei nessuna
smania di potere: era molto materna e amante della cucina con
un’attrezzatura, tra l’altro, molto aggiornata proprio come la
mia”. Così Helen Mirren racconta, in maglione a collo alto rosa,
la sua GOLDA di Guy Nattiv, passata al Festival di Berlino fuori
concorso e poi in sala con 01. Sepolta sotto un ingombrante trucco e con una sempiterna
sigaretta in bocca è appunto la più credibile delle Golda Meir,
ovvero il quarto premier d’Israele e la prima donna a guidare il
governo del suo Paese. E ancora la donna che fu definita “l’unico vero uomo in Israele”. Nel film la vediamo nel momento più difficile della sua vita
e del suo Paese, ovvero in quei giorni concitati che seguirono
quel 6 ottobre 1973 quando le forze armate di Egitto, Siria e
Giordania condussero un attacco militare a sorpresa nella
penisola del Sinai e nelle alture del Golan. Con i suoi in netta
minoranza numerica sul campo e sovrastati a livello militare,
Golda Meir deve affrontare la sua sfida più grande: combattere
nella guerra che passerà alla storia come quella dello Yom
Kippur contro un nemico più forte e tenere testa a un governo
composto da soli uomini non del tutto amico. Non solo. Per lei
un altro fronte, la lotta contro il cancro linfatico che
l’avrebbe uccisa cinque anni dopo. (ANSA).
   

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