Hollywood, stella a Culkin 33 anni dopo Mamma ho perso l’aereo

Una nuova stella brilla sul
marciapiede più famoso di Hollywood. È quella dedicata a
Macaulay Culkin, l’ex bambino di Mamma ho perso l’aereo. Il
protagonista del blockbuster natalizio del 1990, oggi ha 42 anni
e venerdì mattina ha scoperto la mattonella con inciso il suo
nome sulla Walk of fame.
    “Grazie per aver pensato a me”, ha esordito Culkin alla
cerimonia, alla quale ha partecipato insieme alla compagna
Brenda Song, attrice e modella di 34 anni a cui è legato dal
2017, e ai loro figli di 2 anno e mezzo e 11 mesi. “Sei la
persona migliore che abbia mai conosciuto – ha detto commosso
dal palco alla fidanzata – Dopo la nascita dei nostri due
ragazzi, sei una delle mie tre persone preferite al mondo”.
    Culkin ottenne il suo più grande successo nei panni di Kevin
McCallister, il bambino pestifero e pieno di risorse che veniva
dimenticato a casa dalla famiglia in partenza per le vacanze
natalizie. Il film diretto da Chris Columbus e scritto da John
Hughes incassò quasi 500 milioni di dollari globali, al netto di
una spesa di produzione di 18 milioni.
    “Macaulay Culkin è stato un punto fermo nella cultura pop per
decenni. Non solo per aver recitato a 10 anni in uno dei film di
Natale più amati e conosciuti di sempre, ma per un lungo e
ragionato percorso creativo”, ha spiegato Ana Martinez,
produttrice della Hollywood Walk of Fame.
    A distanza di tre decenni, Culkin si è riunito sul tappeto
rosso con Catherine O’Hara, che interpretava sua madre anche nel
seguito del 1992. “In quanto finta mamma piuttosto negligente,
sono proprio felice di essere presente oggi – ha scherzato
O’Hara introducendo la cerimonia – Ho osservato Mac con un misto
di fascino e trepidazione mentre diventava una piccola potenza
di Hollywood, facendo uno di seguito all’altro Papà ho trovato
un amico, L’innocenza del diavolo e Richie Rich”, ha continuato
l’attrice, 69 anni, che ha lodato anche la maturità con cui
Culkin ha gestito l’enorme fama conquistata all’inizio degli
anni ’90, decidendo di fare un passo indietro per dedicarsi a
progetti più sporadici e indipendenti.
   

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