martedì, 26 Novembre 2024
I cani percepiscono lo stress dell’uomo
I cani -non finiscono mai di meravigliarci con le cose che riescono a fare: trovano persone sotto le valanghe, scoprono la droga, fiutano i tumori e il covid e fanno molte altre cose ancora. Adesso, uno studio pubblicato su Plos Biology da ricercatori della Queen’s University di Belfast conclude che i cani possono riconoscere se una persona è sotto stress fiutando il suo sudore e il suo respiro.
Si sapeva che le reazioni dei cani agli esseri umani variano a seconda del modo di muoversi di questi ultimi. Se un estraneo fa movimenti veloci o a scatti, per paura o nervosismo o per qualunque forma di stress, piuttosto che esibire movimenti aggraziati, allora il cane diventa generalmente aggressivo. Quel tipo di movimenti sono infatti dello stesso tipo di quello dei cani negli incontri ostili. Se poi la persona si ritrae o scappa allora il cane si sente improvvisamente superiore e attacca. Quando un cane ringhia o sta per aggredire, l’unico rimedio è rimanere immobili evitando di tramettere quelli che potrebbero essere interpretati come segnali di qualche tipo.
Nell’esperimento descritto su Plos Biology erano coinvolti quattro cani, chiamati Treo, Fingal, Soot e Winnie, e 36 persone. I ricercatori hanno raccolto campioni di sudore e respiro dei partecipanti prima e dopo la soluzione di problemi matematici difficili. I campioni venivano però divisi in due gruppi a seconda se le persone avevano una pressione sanguigna e una frequenza del battito cardiaco in aumento. Un gruppo riguardava dunque campioni di individui sotto stress e l’altro campioni di individui rilassati.
Ai cani veniva prima insegnato come distinguere tra diversi odori e segnalare un dato campione ai ricercatori. Poi venivano presentati loro campioni di sudore o respiro di persone con e senza livelli di stress. Cioè, ogni cane aveva di fronte a sé un campione di una persona sotto stress e uno di una persona rilassata. Veniva fuori che tutti i cani erano in grado di segnalare correttamente qual era il campione che proveniva dalle persone sotto stress.
I ricercatori spiegano che sia il sudore sia il respiro degli esseri umani producono diversi odori che cambiano in un regime di stress. Per l’esattezza, i nostri amici fedeli riescono a percepire cambiamenti nei cosiddetti “composti volatili organici” presenti nel sudore o nell’aria che emettiamo con la respirazione. L’esperimento mostra che i cani possono riconoscerli sempre, non solo nel caso in cui non conoscono la persona ma anche quando non possono vedere e sentire. Siccome questa è la prima volta che si scopre un fatto del genere allora è probabile che se ne possa fare uso nell’addestramento dei cani delle forze di polizia o di quelli utilizzati in campo medico.
Ma l’aspetto forse più interessante è quello che riguarda le relazioni cane-padrone nella vita quotidiana. Adesso abbiamo la certezza che il nostro cane percepisce lo stress dovuto a cattive notizie, a una lunga giornata di lavoro, all’attività sportiva intensa, alla preparazione a un esame e altre simili situazioni. Sulla base di queste conoscenze è abbastanza naturale che il cane possa a sua volta reagire in vari modi, anche nel tentativo di calmare o distrarre il proprio padrone.
I proprietari dei quattro cani nello studio hanno dichiarato di essersi stupiti di come i loro cani erano capaci di “vedere” il mondo attraverso il loro olfatto. Hanno detto di aver capito la ragione delle reazioni da parte dei cani a determinate loro emozioni durante la giornata: deve essere la percezione dello stress, hanno dichiarato ai ricercatori.