venerdì, 22 Novembre 2024
I numeri fortunati del 2024
Cosa ci riserva il 2024? I numeri possono dirci tutto. Grazie alla numerologia possiamo muovere i passi giusti, cogliere l’attimo ed evitare possibili catastrofi. Si tratta infatti di una materia antica oltre 2.500 anni (nata con Pitagora) che tutt’oggi viene approfondita e studiata con lo scopo di decifrare i sentieri favorevoli delle mappe offerte dall’Universo, ed è un metodo di lettura molto usato anche dai “poteri forti” proprio per capire in che modo, in che luogo e in che momento muovere le proprie pedine per favorire il raggiungimento di un qualsiasi successo. Vediamo insieme cosa comprende il 2024 e quali sono i numeri che quest’anno potrebbero essere promossi dalla fortuna.
Abbiamo chiesto a Maria Vittoria Pieralisi, esperta numerologa, oltre che fondatrice della “numerologia comportamentale” (per saperne di più potete andare sul suo sito mariavittoriapieralisi.it), di condividere con noi la sua conoscenza sulle previsioni di quest’anno.
Cosa rivelano i numeri per questo 2024?
«A livello numerologico il 2024 è legato ai numeri 8 (vengono quindi compresi anche il 17 e il 26 perché sommandoli faranno risultare sempre 8, lo stesso risultato infatti si ottiene sommando anche i numeri del 2024). L’8 rappresenta – tra le altre – la legge dell’attrazione e dell’abbondanza, ma anche la legge del karma. Ma il karma non deve spaventare perché il karma siamo noi con le nostre modalità di vivere; ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Semplicemente determinate azioni fanno scattare determinate reazioni. Lo scopo di questo 2024 è quello di alzare le nostre vibrazioni il più possibile, ognuno nel suo piccolo dovrebbe lavorare sulla propria consapevolezza e sul tipo di energia che emana nel mondo, creando così il dharma, che consiste nel seguire le leggi stabilite dall’Universo e servirlo con amore e devozione.»
Cosa possiamo fare per alzare le nostre vibrazioni?
«Quest’anno, in particolar modo, è importante adoperarsi per cercare di essere il più possibile puliti, onesti e altruisti, evitando inganni e metodi subdoli per affrontare i problemi. Inoltre bisogna svegliarsi e sforzarsi di rimanere svegli, per farlo si possono fare dei piccoli esercizi cercando di mantenere il più possibile il contatto con la realtà e con il nostro corpo. L’8 fa pulizia. Tutto dovrebbe essere “pulito e senza peccato”, dunque, oltre a fare pulizia e ordine nella propria abitazione e nella propria vita, bisogna fare in modo di purificarci nell’animo, soprattutto dissociandosi il più possibile dal giudizio. L’8 elabora i lutti di cose o situazioni finite e obsolete, quindi suggerisce di lasciare andare tutte quelle cose che hanno fatto il loro tempo. Infatti molte coppie potrebbero saltare, ma non vorrei fare un bollettino di guerra perché è anche vero che nel momento in cui si parla a cuore aperto molte coppie potrebbero invece avere l’occasione di salvarsi. Inoltre, essendo l’8 legato anche al concetto di giustizia, è probabile che ci saranno diverse manovre legislative e politiche per portare giustizia laddove non ce n’é. Molti criminali infatti potrebbero essere incarcerati. Ma c’è tanto altro… L’8 è molto centrato sui soldi, sulle finanze, nuove tasse, ma anche magari agevolazioni fiscali. A mio avviso è probabile che potrebbe esserci una nuova valuta mondiale che negli anni prenderà piede e sarà elettronica e già da quest’anno potrebbero togliere il contante dalla circolazione. Oppure nelle previsioni più estreme potrebbe anche essere l’anno degli avvistamenti degli ufo e delle invasioni, ad esempio Turchia e Grecia potrebbero essere invase dai russi.»
I numeri e i colori fortunati di quest’anno?
«Il 15, 17 e l’8 sono i più fortunati (quindi quelli che hanno nella data di nascita, soprattutto nel giorno, uno di questi numeri allora può reputarsi un po’ più avvantaggiato rispetto agli altri, ma il tutto dipende sempre dal tipo di attitudine che si manifesta nel mondo a livello individuale e collettivo). In particolare il 15 e il 17 sono numeri che influenzano molto quest’anno. Il 15 simboleggia il potere personale, suggerisce di non cadere in tentazioni (come nel 2023, che ci sono stati molti tradimenti) ma invita a dirigersi più verso lo sviluppo dei propri doni e talenti per raccoglierne i frutti senza perdere la propria centratura. Mentre il 17 rappresenta il concetto di fiducia e di chiarezza, perciò bisogna essere sinceri e onesti per poter essere affidabili per gli altri e soprattutto per i propri cari. Invece i colori che portano bene sono il giallo, il blu e il verde. Il nero dovrebbe essere bandito, perché, anche se è elegante, evoca il concetto di “lutto” ed è vivamente sconsigliato per il 2024.»
Ho visto che molti numerologi sono parecchio in allarme per il 2024, come mai?
«È vero, molti numerologi stanno utilizzando la numerologia per mettere paura, ma i numeri non devono spaventare. Ad esempio dicono che scoppierà la guerra, ma la guerra è già iniziata! È inutile parlare di una nuova guerra, anche se bisogna dire che in effetti le cose potrebbero tornare a farsi più violente intorno al 2025, o magari già da novembre del 2024. Ma noi possiamo cambiare tutto alzando le nostre vibrazioni. Ce la giochiamo tutta qui. Dipende molto da noi e dal tipo di schieramento che scegliamo di assecondare, tra il bene e il male. Più che l’anno della guerra, il 2024 è l’anno in cui si possono riscontrare problemi nel lavoro e nella coppia. È probabile che ci saranno tanti divorzi, ma in realtà bisogna lavorare sulla coppia e sull’importanza della coppia. È anche vero che l’8 simboleggia l’infinito, ossia un disegno fatto da linee che salgono e linee che scendono, quindi si prevedono 6 mesi buoni e 6 mesi meno buoni. In pratica, come comincia il 2024 poi dovrebbe finire in modo contrario. Ma io vedo il 2024 come un anno di transizione fino a novembre.»
Ci attendono anni tosti dunque?
«Sì, particolari. Siamo entrati nel limbo del 2020 ed è probabile che almeno fino al 2060 non ne usciremo del tutto. Tutti gli anni ‘20 sono tosti perché il 20, tra i significati, detiene anche quello del “toccare il fondo”, un aspetto che ovviamente si affievolerà con l’arrivo degli anni ‘30. Diciamo che ci troviamo in un secolo tosto.»