I racconti di Olaf, Disney rivisita i suoi classici

(ANSA) – ROMA, 04 NOV – Fra i momenti più esilaranti di
Frozen 2 c’era il super riassunto di quanto avvenuto nel primo
film compiuto da Olaf, lo scatenato pupazzo di neve compagno
d’avventure di Elsa e Anna. Una gag alla base della nuova serie
animata Disney, I racconti di Olaf, nella quale il personaggio
amatissimo dai bambini si lancia in esilaranti sintesi da poco
più di due minuti di 5 nuovi cult della casa di produzione nati
negli ultimi 30 anni o poco più: La sirenetta, Aladdin, Il Re
Leone, Oceania, Rapunzel – L’intreccio della torre. Travolgenti
viaggi ‘in pillole’ che portano tra la neve e i ghiacci di
Arendelle, geni della lampada, leoni buoni e cattivi, creature
marine principi, principesse (tutti interpretati da Olaf e i
suoi amici) e gli accenni a molte delle canzoni iconiche dei
film. Il debutto dei corti animati è fissato il 12 novembre, nel
Disney+ Day, giorno del secondo anniversario della piattaforma,
festeggiato con, fra gli altri, l’arrivo in streaming di
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli; gli esordi del remake
di Mamma, Ho Perso L’Aereo, del corto I Simpson in Plusaversary
e su Star, della serie con Michael Keaton, Dopesick. Al centro de I Racconti di Olaf, diretta da Hyrum Osmond, che
era stato fra i creatori del pupazzo di neve in Frozen come
supervisore dell’animazione, c’è il talento poliedrico del suo
interprete originale, Josh Gad (in italiano il compito è
affidato a Enrico Brignano), che dopo i film è già tornato al
personaggio per altri corti animati. Stavolta per lui una delle
gioie maggiori è stata poter reimmergersi in molti film amati
nell’infanzia: “Avevo l’età giusta per quella che viene chiamata
la seconda epoca d’oro Disney – spiega l’attore nell’incontro in
streaming con la stampa internazionale -. Mi ricordo di aver
visto La Sirenetta in un cinema e aver pensato fosse come un
musical di Broadway sul grande schermo. Rivisitare i film con
cui sono cresciuto è stato un sogno diventato realtà. E in
particolare, per Aladdin, diventare il genio, seguendo le orme
di quello che è il mio idolo, Robin Williams è stata
un’esperienza estremamente emozionante per me”. (ANSA).
   

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