Il 19 apre Museo Fellini a Rimini, polemiche su nuova piazza

(ANSA) – BOLOGNA, 17 AGO – In attesa di ‘alzare il velo’,
giovedì sera, sul nuovo Museo Fellini, un’opera ‘diffusa’ a
ruotare – tra spazi chiusi e all’aperto incastonati nel centro
cittadino – sull’asse costituito da Castel Sismondo, Cinema
Fulgor e la rinnovata Piazza Malatesta, Rimini si divide, con
una forte venatura polemica, proprio sul rifacimento della
piazza. Affacciata su Castel Sismondo – imponente rocca
malatestiana che ha visto all’opera per la sua costruzione anche
il Brunelleschi – ospita, da qualche giorno, una ‘lama’ d’acqua
– che dovrebbe richiamare l’antico fossato – presa d’assalto da
turisti e famiglie, con tanti bambini a giocare festanti, ma che
non ha mancato di sollevare anche diverse critiche da parte di
diversi cittadini, storici, esponenti della politica
d’opposizione e del mondo della cultura.
    Poco affascinati dall’acqua di fronte al castello
quattrocentesco, contenuta in una vasca a sfioro dalla quale,
con un gioco di nebulizzazione, si alza una nebbia densa come
quella che circondava il ‘nonno’ di Titta in una delle scene più
celebri di ‘Amarcord’. Artifici contestati al punto che proprio
giovedì, nel giorno dell’inaugurazione del museo dedicato al
Maestro del Cinema e della piazza rinnovata, alla stesa ora, due
associazioni ‘Italia Nostra’ e l’Associazione Culturale Rimini
città d’arte RenataTebaldi’, terranno una manifestazione di
protesta all’Arco d’Augusto, monumento simbolo della città
romagnola.
    La nuova veste di Piazza Malatesta, uno dei fulcri del Museo
Fellini, infatti, rappresenta, per ‘Italia Nostra’ un “fallimento del confronto e della partecipazione che
l’Amministrazione ha sempre negato sia in fase progettuale che
in fase esecutiva. Un fallimento – aggiunge l’associazione in
una nota – dei principi costituzionali di tutela storica e
paesaggistica dei nostri beni culturali. Non sappiamo se nel
futuro questo nuovo allestimento, che abbiamo definito estraneo
ed artificiale e che copre con una colata di cemento la storia
di quel luogo, potrà essere recuperata all’identità che gli
appartiene da secoli”. (ANSA).
   

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