Il Barbenheimer diventa realtà! Margot Robbie e Cillian Murphy parlano dei loro film

Quest’estate, l’uscita simultanea (non nel nostro paese) di Barbie e Oppenheimer ha scatenato un vero e proprio evento mediatico, creando il fenomeno del Barbenheimer e portando molti a vedere i due film lo stesso giorno, contribuendo in maniera non indifferente agli incassi stratosferici di entrambi.
Variety ha riunito le star di questi film, Margot Robbie e Cillian Murphy. Seduti una di fronte all’altro, hanno parlato della loro esperienza sul set con grandi nomi come Christopher Nolan e Greta Gerwig e di quello che si prova a essere protagonisti di due fenomeni cinematografici.

CILLIAN MURPHY: Congratulazioni per il grande successo del tuo film. Sei anche produttrice. Hai sempre saputo che Barbie sarebbe stato un grande successo?

MARGOT ROBBIE: Sì, 90% di me era sicuro che sarebbe stato un grande successo, mentre il restante 10% pensava: “Oh, potrebbe andare così male!”. Tutto dipendeva da Greta Gerwig. Senza di lei poteva sul serio essere un disastro.

MURPHY: Era sempre la tua prima scelta?

ROBBIE: Non avrei mai accettato un suo rifiuto. Circa sei anni fa abbiamo ottenuto i diritti. Abbiamo ottenuto il via libera da Mattel per produrlo e poi abbiamo cercato Greta. Ovviamente, non sapevo che sarebbe diventato un fenomeno culturale così grande.

MURPHY: Quando te ne sei resa conto?

ROBBIE: È stata una cosa immediata. Il coinvolgimento di Greta Gerwig e la gente che pensava: “Greta Gerwig e un film su Barbie, cosa?”. Poi sono arrivate le prime foto di Ryan Gosling e me sui rollerblade a Venice Beach e hanno avuto ancora più successo di quanto mi aspettassi.
Avevo grandi aspettative per questo film, ed è lo stesso diventato ancora più grande di quanto mi aspettassi. E tu invece pensavi che così tante persone avrebbero guardato un film sulla creazione della bomba atomica?

MURPHY: No. Non credo che nessuno di noi lo pensasse. Christopher Nolan era sempre determinato a farlo uscire in estate come un grande film di punta. Questo era sempre il suo piano. E ha questa superstizione riguardo a quella data, il 21.

ROBBIE: Tutti i suoi film escono in quella data?

MURPHY: Intorno al 21 luglio – escono sempre in quel periodo.

ROBBIE: È una buona data. Abbiamo scelto anche noi quel giorno!

MURPHY: Sì, lo so.

ROBBIE: Uno dei produttori del tuo film, Chuck Roven, mi ha chiamata perché abbiamo lavorato insieme su altri progetti. E mi ha detto tipo “Penso che dovreste spostare la vostra data”. E io ho risposto: “Non sposteremo la nostra data. Se hai paura di competere con noi, allora sposta tu la tua data”. E lui ha detto: “Noi non sposteremo la nostra data. Penso solo che sarebbe meglio per voi spostarvi”. E io ho ribattuto: “Non ci sposteremo!”. Penso che questa sia una grande combinazione, in realtà. È un perfetto doppio appuntamento, “Oppenheimer” e “Barbie”.

MURPHY: È stata una buona intuizione.

ROBBIE: Chiaramente il mondo era d’accordo. Grazie a Dio. Il fatto che le persone andassero e dicessero: “Oh, guarda ‘Oppenheimer’ prima, poi ‘Barbie’”. Ho pensato: “Vedi? Alle persone piace tutto”. Le persone sono strane.

MURPHY: E non amano che gli si dica cosa fare. Decidono da sole e creano interesse.

ROBBIE: Penso che dipenda anche dai registi. Le persone erano impazienti per il prossimo film di Chris Nolan e per il prossimo film di Greta Gerwig. Avere entrambi contemporaneamente era eccitante.

Barbenheimer

Cillian Murphy ha parlato di come è stato coinvolto nel film:

Emma Thomas, moglie di Nolan e produttrice, mi ha chiamato perché Chris non ha un telefono. Così mi ha messo in contatto con Chris, e lui ha detto nel suo tipico modo britannico molto sobrio: “Sto facendo questo film su Oppenheimer, mi piacerebbe che tu interpretassi il protagonista”. Mi sono reso conto che era diverso dagli altri lavori che avevo fatto con lui, perché era la storia della vita di Oppenheimer. E poi, quando alla fine mi ha dato la sceneggiatura, era scritta in prima persona, non mi era mai capitato prima.

Margot Robbie del suo personaggio:

È stato strano preparare Barbie come personaggio. Gli strumenti che uso di solito non funzionavano con lei. Mi sono rivolta a Greta dicendo: “Aiutami. Non so da dove cominciare con questo personaggio.” E lei mi ha detto: “Ok, di cosa hai paura?” E io ho risposto: “Non voglio che sembri stupida e svampita, ma allo stesso tempo non deve sapere nulla. Deve essere completamente ingenua e ignorante.” E Greta ha trovato un episodio di “This American Life” in cui si parlava di una donna che non riesce a introspezionare, che non ha quella voce nella testa che narra costantemente la vita come facciamo tutti noi. Questa donna ha un dottorato e è estremamente intelligente, ma semplicemente non ha quel monologo interiore.

E hanno anche parlato della marea di meme scatenata dal fenomeno Barbenheimer:

ROBBIE: Non erano grandiosi? Le persone sono così intelligenti. La gente continuava a chiedermi: “Quindi i vari dipartimenti di marketing stanno parlando tra di loro?” E io rispondevo: “No, è il mondo che sta facendo questo! Questo non fa parte della campagna di marketing.”

MURPHY: E penso che sia successo perché entrambi i film erano buoni. Infatti, quell’estate c’era una grande diversità di contenuti al cinema, e penso che si sia semplicemente collegato in un modo che né tu né io né gli studi o chiunque altro avrebbe potuto prevedere.

ROBBIE: È una cosa che non si può forzare.

MURPHY: No, e potrebbe non succedere mai più.

Ecco il video dell’intervista:

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