venerdì, 7 Febbraio 2025
Il frutto della tarda estate, la vita tra le piante di fico
(ANSA) – ROMA, 23 MAR – È vero, come dice una delle
protagoniste di questo film della regista franco-tunisina Erige
Sehiri, “accadono tante cose nei frutteti”, e c’è così in un
campo di fichi pronti per essere raccolti un intero mondo, un
microcosmo dove si consumano amori, contrasti generazionali e
piccoli soprusi. Questo solo uno degli insegnamenti di quel
delizioso film che è IL FRUTTO DELLA TARDA ESTATE, in sala
distribuito da Trent Film dopo essere stato apertura della 32°
edizione del FESCAAAL (Festival del Cinema Africano, d’Asia e
America Latina). Già alla Quinzaine al Festival di Cannes 2022,
poi a Toronto e Palm Springs, il film premiato al workshop Final
Cut in Venice alla 78/a edizione è stato infine selezionato
dalla Tunisia per gli Oscar 2023.
Di scena appunto un frutteto a Nord-Ovest della Tunisia. Qui
ogni mattina uno scaltro caporale porta, con il suo pick-up
bianco, gli operai a lavorare. Si tratta per la maggior parte di
ragazze e donne che lavorano alla raccolta dei fichi. Tra queste
piante secolari, sotto gli sguardi esperti dei lavoratori più
anziani e del caporale, accade un po’ di tutto. Si consumano
vanità, rancori, si ricuciono storie, si litiga, si fanno selfie
proibiti e c’è anche chi ruba. Comunque si tratta di tutti
cuori puri, di anime pasoliniane senza vera malizia che si
confrontano con le restrizioni culturali e sessuali del loro
paese e in cui comunque compare sempre con forza l’antica
identità culturale femminile piena di buon senso e maturità. Nel cast: Abdelhak Mrabti, Fide Fidhili, Gaith Mendassi,
Hneya Ben Elhedi Sbahi e Leila Ouhebi. (ANSA).