Il Kenya nel mirino dei terroristi

L’ambasciata francese in Kenya ha lanciato un’allerta terroristica ai cittadini occidentali, esortandoli ad evitare luoghi pubblici quali ristoranti, hotel, luoghi di svago e centri commerciali, soprattutto a Nairobi capitale del Kenya: ‹‹Si consiglia alle persone in Kenya di esercitare un’estrema vigilanza ed evitare di frequentare questi luoghi pubblici nei prossimi giorni, incluso questo fine settimana››. Lo stesso alert è stato diffuso da altre ambasciate, ad esempio quella tedesca e quella olandese, mentre sul sito web dell’ufficio degli Esteri del Commonwealth e dello sviluppo (FCDO) del Regno Unito ‹‹si sconsigliano viaggi non essenziali in aree entro 60 km dal confine tra Kenya e Somalia, nella contea di Garissa orientale (fino a 20 km a nord-ovest della A3). Altri luoghi da evitare secondo il ministero degli Esteri britannico sono: ‹‹La contea di Mandera (esclusa la contea di Mandera West Sub), la contea di Lamu (esclusa l’isola di Lamu e l’isola di Manda), le aree della contea del fiume Tana, a nord del fiume Tana (fino a 20 km a nord-ovest della A3) ed entro 15 km dalla costa dal fiume Tana fino al fiume Galana (Athi-Galana-Sabaki)››.

Gli alert da parte delle ambasciate arrivano dopo che dall’inizio del 2022 i terroristi somali degli Al Shabaab legati ad Al-Qaeda hanno organizzato diversi attacchi su larga scala all’interno del Kenya una rappresaglia per l’invio di truppe in Somalia da parte di Nairobi (a partire dal 2011) all’interno di una forza dell’Unione africana per tentare di fermare i jihadisti. La regione di Lamu, che comprende l’isola di Lamu, nota località turistica, che si trova vicino alla frontiera somala ha subito frequenti attacchi, l’ultimo lo scorso 26 gennaio nell’area di Lango la Simba vicino a Nyongoro dove un pulmino che aveva a bordo cinque funzionari della magistratura sono stati colpiti e feriti da uomini armati mentre si dirigevano verso la città di Garsen. Secondo la polizia, i funzionari avevano passato la giornata ad occuparsi di questioni giudiziarie nel villaggio di Kipini nella contea di Tana River. Subito dopo i terroristi somali hanno anche attaccato il parcheggio di una società di costruzioni cinese e hanno distrutto otto camion. Nulla in confronto con quanto accaduto lo scorso 3 gennaio sempre nell’area di Lamu dove gli Al-Shabaab hanno attaccato un gruppo di case del villaggio di Widhu uccidendo a colpi di arma da fuco sei persone che successivamente sono state date alle fiamme.

Le autorità keniote affermano di essere consapevoli dell’allarme terroristico ‹‹e di aver dispiegato una sicurezza sufficiente per rispondere a qualsiasi attacco terroristico pianificato nel Paese›› e a tal proposito il segretario di gabinetto del ministero degli Interni del Kenya, Fred Matiang’i, in una nota stampa ha esortato i kenioti a rimanere vigili e a segnalare qualsiasi attività sospetta alla polizia per prevenire possibili attacchi terroristici: ‹‹A parte la sfida che stiamo vivendo con il terrorismo nel Paese e nell’intera regione (il Corno d’Africa, nda) il Paese è in gran parte pacifico e sicuro. Le sfide che abbiamo nella regione in relazione al terrorismo sono reali e devo essere molto franco con i kenioti e dire che dobbiamo essere molto cauti››.

Il timore delle agenzie di intelligence occidentali è che gli Al-Shabaab somali cerchino l’azione spettacolare, così come avvenuto nel 2013 quando presero d’assalto il centro commerciale Westgate a Nairobi, uccidendo più di 60 persone oppure come fatto nel gennaio 2019 all’hotel a cinque stelle Dusit2 che si trova nel sobborgo di Westlands di Nairobi a pochi minuti dal quartiere degli affari della capitale, dove un commando uccise 21 persone. Mentre scriviamo sta facendo scalpore in Kenya la vicenda di Salim Mohamed che nel 2014 si aggiudicò il premio di ‹‹miglior studente del Kenya›› che è stato arrestato nella Repubblica Democratica del Congo per presunto coinvolgimento in attività terroristiche. Secondo i media locali, Salim Mohamed, alias Chotara, è stato arrestato per essere un membro delle Allied Democratic Forces (ADF) alleate dello Stato Islamico che sono state inserite nella lista dei gruppi terroristici da parte degli Stati Uniti e sono il gruppo armato più attivo e pericoloso che opera nelle provincie orientali della RDC. Salim Mohamedera diventato un comandante incaricato di creare video di propaganda che mostravano la decapitazione di civili mediante l’uso di machete. La recrudescenza del terrorismo in Kenya è anche un disastro per l’economia visto che il business del turismo già in ginocchio da due anni per la pandemia da Sars Cov-2 e che dà lavoro a oltre 2 milioni di persone rappresenta il 10% del prodotto interno lordo del Paese senza contare che la Banca Centrale del Kenya ha affermato che al 1 aprile 2021, il debito pubblico del Paese era pari a 66 miliardi di dollari (65% del PIL) e tra questi spiccano i 34 miliardi di dollari contratti con Paesi esteri, tra i quali ci sono i 7 miliardi di dollari di debito con la Cina che ha costruito qui importanti infrastrutture utili alla ‹‹Nuova Via della Seta›› ormai lastricata di debiti e che ha fatto finire nella trappola del debito cinese decine di Paesi in via di sviluppo.

Foto da Twitter

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