giovedì, 28 Novembre 2024
Il Milan soffre e vince, 1-0 con un uomo in meno
Milan batte Udinese 1-0.
LA PARTITA
Un Milan inedito ma capace di soffrire, compattarsi e conquistare una vittoria fondamentale sull’Udinese sia per il morale che per la classifica. Decide il gol di Chukwueze nel primo tempo, con i rossoneri che stringono i denti e mantengono il vantaggio giocando in inferiorità numerica per un’ora di partita e trattenendo il respiro quando, al 95′, viene annullato il gol del pari di Kabasele per un fuorigioco millimetrico di Ekkelenkamp. Il Milan dà risposte importanti al suo allenatore. Si dimostra squadra compatta e unita. Fonseca cambia tanto, esclude per scelta tecnica Leao e Tomori, lascia in panchina – almeno inizialmente – Abraham, punta su Morata e Okafor e rilancia Terracciano. Sorprese e scelte, alcune obbligate per la squalifica di Theo Hernandez e l’infortunio muscolare di Gabbia, altre per far capire – come detto alla vigilia – che non gli interessa il nome del giocatore ma conta solo la squadra. Questa volta il campo gli dà ragione. Leao resta ad osservare i compagni combattere su ogni palla e tornare al successo dopo il brutto ko di Firenze, riuscendo a far bene nonostante il rosso a Reijnders al 29′. Lo statunitense viene espulso per aver toccato, seppur lievemente, Lovric lanciato a rete. Vibranti le proteste del Milan, rabbia tra i tifosi ed episodio interpretabile su cui il Var però non interviene. Ma nonostante la disparità, il Milan riesce a mantenere il vantaggio grazie anche all’ennesima prova magistrale di Maignan. Il portiere, questa volta capitano, nella ripresa gioca sotto il settore ospiti e viene bersagliato da qualche coro denigratorio: “Maignan uomo di m…” insieme allo striscione ‘Oggi solo un saluto, a Udine il giusto tributo’.
Proprio a Udine, infatti, la passata stagione ci furono i cori razzisti rivolti al portiere rossonero con partita sospesa per cinque minuti e il calciatore francese che aveva abbandonato momentaneamente il campo. Si vedrà cosa accadrà a metà aprile. Intanto c’è soddisfazione per i tre punti e per lo spirito dimostrato in campo dai rossoneri. I friulani dopo un primo tempo in ombra, sprecano nella ripresa e hanno qualcosa da recriminare soprattutto su alcuni interventi di Pavlovic. Al 12′ un contrasto con Kabasele viene verificato dal Var che però non interviene. Poi l’Udinese protesta per un rigore non concesso su tocco di mano dello stesso Pavlovic al 16′ della ripresa. Ma anche il Milan ha qualche rimpianto: Abraham entrato per l’ultimo scampolo di partita, si mangia letteralmente un gol incespicando sulla respinta di Okoye bravo prima a neutralizzare Pulisic. Risultato che non cambia ma l’attaccante rossonero resta a terra sofferente toccandosi la spalla. Viene quindi sostituito dopo pochi minuti di gioco. E nel recupero spavento per gli oltre 71 mila di San Siro che vedono l’Udinese esultare al 95′ per il gol di Kabasele. Il Var però ricontrolla e richiama Chiffi: c’è il fuorigioco di una parte di piede di Ekkelenkamp. Lo stadio esulta come ad un gol e il Milan torna a vincere in campionato superando in classifica proprio l’Udinese. Sorride Ibrahimovic seduto in tribuna dopo una lunga assenza fortemente criticata, sorride Fonseca che può contare su un Pulisic in stato di forma eccezionale. Martedì c’è il Brugge e in Champions League bisogna tornare a vincere senza incertezze. Certo il Milan arriva alla sfida con un atteggiamento diverso, perché partite di sofferenza fanno crescere il gruppo, fanno fare squadra. Anche quando i due talenti sono assenti, chi squalificato (Theo) e chi costretto a guardare (Leao).
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