sabato, 26 Aprile 2025
Il Mohicano, un pastore corso contro l’abusivismo edilizio

La storia di resistenza e coraggio di
un pastore corso rimasto da solo a proteggere la sua terra dal
potere mafioso e dall’abusivismo edilizio: è un grido d’allarme
contro l’indifferenza il film “Il Mohicano” di Frédéric
Farrucci, che approderà in sala dall’8 maggio distribuito da
No.Mad Entertainment. Al centro del film, presentato pochi
giorni a Roma al Rendez-Vous Festival e in concorso nel 2024 a
Venezia 81 nella sezione Orizzonti, c’è la Corsica, la cui
bellezza selvaggia rischia di scomparire sotto i colpi della
cementificazione: Joseph, uno degli ultimi pastori dell’isola,
non cede alle pressioni della malavita che vuole costruire sulla
sua terra un complesso residenziale. Quando per sbaglio uccide
l’uomo mandato a intimidirlo, il pastore è costretto a fuggire e
diventa preda di una caccia spietata: ma grazie al supporto
della nipote, diventerà presto una leggenda sull’isola, simbolo
di una resistenza ritenuta prima impossibile. Con una intensa e
convincente interpretazione di Alexis Manenti, nel ruolo del
protagonista, e di Mara Taquin, nei panni di Vannina, la nipote
del pastore, “Il Mohicano” è un inno alla libertà e al coraggio
di dire no alle ingiustizie.
“La cosa paradossale è che in Corsica siamo tutti discendenti
dai pastori: ora si sta perdendo questa identità, in favore di
un appiattimento da villaggio turistico. Ed è folle che i corsi,
che sono a 11 km dalla Sardegna e che hanno sotto gli occhi come
il paesaggio sardo sia stato deturpato dalla speculazione
edilizia, non facciano nulla per proteggere la propria terra”,
dice all’ANSA Frédéric Farrucci. “La costa meridionale della
Corsica ormai è invasa da ville, campi da golf, villaggi
turistici: una zona sovrappopolata d’estate, ma che poi
d’inverno viene abbandonata, con tante città fantasma”, prosegue
il regista, anche lui corso, “la nostra è un’isola
straordinaria, che ora è minacciata da omologazione e
appiattimento”.
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