lunedì, 3 Febbraio 2025
Il Pd ci vuole a casa, senza feste, cene, amici, per i morti di Cutro
Fermi tutti. Se avevate programmi per la serata, cancellateli. Niente aperitivo, perfetto in questa giornata di semi-primavera viste le temperature anomale; niente feste con gli amici, niente cinema, discoteca o pizzeria con la famiglia. Ovviamente si fermino anche tutte le competizioni sportive e si cambino i palinsesti delle tv: niente show del sabato sera ma documentari, interviste ed analisi sul tema migranti (con sottofondo di musica classica). Chiunque provi oggi a fare in qualsiasi modo «Festa» sappiate: siete cinici e disumani.
Dobbiamo stare in casa a pregare, meditare, riflettere, e magari inginocchiandoci sui ceci perché solo così potremmo rendere il giusto onore e rispetto ai 70 e più migranti morti nella strage di Cutro.
L’idea non è ovviamente del sottoscritto, che essendo io cinico e disumano, uscirò stasera a cena con degli amici, ma della parlamentare Pd, Simona Malpezzi, non l’ultima ruota del carro, bensì il capogruppo al Senato del Partito Democratico. Un’idea espressa a commento delle notizia e delle immagini della festa a sorpresa di ieri sera per i 50 anni di Matteo Salvini a cui hanno partecipato Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi; «Non hanno reso omaggio ai morti di Cutro, hanno messo in piedi una patetica messinscena, cambiato gli impegni istituzionali per andare a cantare alla festa di Salvini. Disumanità, cinismo, improvvisazione e spregiudicatezza: questo governo spiegato in pochi gesti. Che vergogna…», sono state le parole virgolettate della senatrice di sinistra.
C’è poco da aggiungere e commentare. Vi risparmiamo le frasi sull’uso politico dei morti per attaccare il Governo, cose che vanno avanti da due settimane. Sono decenni che tragedie come quella di Cutro insanguinano il Mediterraneo, decenni in cui si sono succeduti governi di tutti i colori, in realtà soprattutto proprio del Pd. Eppure mai si era arrivati al divieto di festeggiamento.
Si potrebbe aggiungere poi che da più di un anno in Ucraina tra soldati dei due eserciti e civili muoiono ben più di 73 persone ogni giorno. Eppure la senatrice Malpezzi per loro non ha mai chiesto lutto e silenzio, anzi. Crediamo che ad esempio lo scorso Natale, con la guerra nel pieno della sua violenza, anche lei abbia fatto festa con la sua famiglia tra regali, canti, giochi etc etc. Sono per caso quelli dei morti che contano meno? Non meritano anche loro lutto e silenzio?
Ultima cosa, non meno importante. La senatrice Malpezzi (e con lei anche altri esponenti del suo partito e quei numerosi elettori Pd che visti i commenti sui social condividono in pieno il suo pensiero) dovrebbe dirci la durata di questa Penitenza, la sua scadenza, cioè quando festeggiare sarà lecito per il governo e per tutti noi. La Quaresima dei credenti dura sei settimane, attendiamo sue disposizioni in merito per capire quando potremmo smetterla di stare in ginocchio.