Impossibile capire l’America senza i suoi cowboy

(ANSA) – ROMA, 12 MAR – Il western non è solo pistole, fucili
e duelli fuori del saloon, è qualcosa di più. Lo sa bene
Wilfried Leichert, matematico e sinologo tedesco che ha
trascorso gran parte della sua vita di economista all’estero in
aziende multinazionali e che, attualmente, è uno dei più grandi
studiosi di questo genere. È stato lui il relatore al Teatro
Manzoni di Roma della conferenza-incontro Il WESTERN E LA
NASCITA DEL MITO AMERICANO.
    Ora lo stretto rapporto tra cultura western e politica Usa è
oggetto, di volta in volta, di encomi o critiche nei commenti di
esperti di geopolitica.
    Per alcuni politologi l’America è come uno sceriffo buono pronto
a far rispettare i diritti in tutto il mondo, per altri, al
contrario, è un uomo armato di pistola pronto ad imporre una
cultura, quella del capitalismo, in maniera violenta e niente
affatto democratica. Wilfried Leichert così, non a caso, con
decine di spezzoni ha raccontato l’influenza del western nella
cultura e nel quadro politico americano di oggi, analizzando poi
gli elementi costitutivi del mito americano così come sono
interpretati in questo genere cinematografico.
    “Parlerò del mito americano così come è espresso nei film
western, il ‘cinema americano per eccellenza’, come lo definì il
critico francese André Bazin – ha detto Leichert -. Il western
ha formato l’identità nazionale americana come nessun’altra
opera d’arte, è divenuto parte del dna culturale e spirituale
dell’America. Nessuno dovrebbe ridurre l’America ai suoi cowboy,
tuttavia nessuno può comprenderla senza di loro. Il western è la
tela sulla quale le ideologie dell’America sono state disegnate
e poi discusse, divulgate e anche scartate”.
    A sostegno di questa tesi Leichert si è avvalso delle
immagini, dai grandi classici del passato come ‘Mezzogiorno di
Fuoco’, ‘Il Gigante’, ‘Duello al sole’, ‘Il piccolo grande
uomo’, ‘La magnifica preda’, ‘Ombre rosse’, ‘Sentieri Selvaggi’, ‘L’uomo che uccise Liberty Valance’, ‘Alba fatale’, ‘Gli
spietati’, fino ai più recenti ‘Balla coi lupi’, ‘Yellowstone’, ‘Brokeback Mountain’, solo per citare alcuni. (ANSA).
   

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