lunedì, 25 Novembre 2024
In Italia 430mila infezioni ospedale,solo 30%ha reparto dedicato
L’Italia è tra i Paesi con i peggiori
dati per le Infezioni “Correlate all’Assistenza”, provocate da
germi multiresistenti agli antibiotici, che rappresentano la
nuova pandemia: sono almeno 430mila casi e provocano 11mila
decessi l’anno, mentre l’incidenza è tra le maggiori in Europa,
8,2 persone con una Infezione Correlata all’Assistenza ogni 100
ricoverati, (dati dell’ultimo report dell’ECDC). Ma i reparti di
infettivologia sono presenti solo nel 30% degli ospedali. È
quanto ricordato in una nota da Massimo Andreoni, Direttore
Scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e
Tropicali (SIMIT): “la situazione italiana delle Infezioni
Correlate all’Assistenza rende indispensabile una appropriatezza
prescrittiva della terapia antibiotica e una sua rapida
implementazione per salvaguardare la salute del paziente”,
sottolinea. Ed è proprio per affrontare questa situazione, che è
stata sviluppata una piattaforma informatica, la Consulenza a
distanza sincrona sulle infezioni (CADIS), che permetterà
significativi miglioramenti nella tutela della salute dei
pazienti e nella loro sopravvivenza. In Italia, le strutture
sanitarie dotate di una Unità Operativa di Malattie Infettive
sono molto poche, insiste. Per questo, molte strutture decidono
di stipulare una convenzione per la consulenza infettivologica,
ma: le opzioni disponibili sono il trasferimento del paziente
nella struttura dell’infettivologo o la consulenza a distanza,
che abitualmente avviene con mezzi di comunicazione
inappropriati (come e-mail, whatsapp), che non tengono conto
della condivisione dei dati sensibili. La domanda di consulenza
infettivologica resta pertanto in gran parte insoddisfatta; una
soluzione arriva quindi dalla piattaforma informatica CADIS, che
può supportare le strutture sanitarie e il personale medico
nella diagnosi, prescrizione e terapia delle infezioni
ospedaliere, con pianificazione ed erogazione della consulenza
in tempo reale per le strutture sanitarie. La piattaforma
gestisce l’intero flusso, dalla richiesta fino alla
rendicontazione e agli esiti della consulenza. Le interazioni
dell’infettivologo con gli operatori sanitari e con i pazienti
possono avvenire in sincrono e in tempo reale via video, audio e
condividendo documenti clinici ed assistenziali. La piattaforma
permette la registrazione delle attività e delle decisioni
diagnostiche e terapeutiche, consentendo anche il monitoraggio a
distanza dei parametri clinici mediante sensori indossabili.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA