In Italia arriva Swimmy, l’«airbnb delle piscine»

«Nuotare immerso in quel blu traslucido ha un effetto: mi risveglia. E quando esco dalla piscina, mi sento di nuovo forte. Come se fossi pronto a cominciare la mia vita da capo».

Tra obblighi di tamponi e green pass, negli ultimi mesi la voglia di libertà si fa sempre più forte. Voglia di evadere e ritagliarsi un momento per sé lontano da tutto, ma soprattutto lontano dall’ombra della pandemia. Swimmy parte proprio da qui. L’applicazione – definita l’airbnb delle piscine – propone un efficace servizio di affitto di piscine tra privati che permette ai proprietari di piscine di condividere la loro proprietà con vacanzieri o residenti locali.

Ci sono applicazioni che sanno cogliere appieno i nostri bisogni e Swimmy è una di queste. L’app – forte del successo in Francia e Spagna – è infatti diventata in pochi mesi una delle più scaricate. A raccontarci il perché di questo successo è Barbara Cialdi, Social Media Manager e Responsabile Stampa per l’Italia.

«Swimmy è attivo in Italia dalla metà di maggio, anche se inizialmente le persone non avevano idea di cosa volesse dire condividere qualcosa di “lussuoso”. In Italia, i proprietari di piscina erano piuttosto restii ad aprire le porte di casa ma nell’ultimo mese l’app è esplosa» ha spiegato a Panorama.it

Utilizzare Swimmy è semplice. Basta scaricare l’applicazione e condividere la propria posizione per trovare decine di offerte. C’è la piscina sul tetto per chi vuole fuggire dal caldo di Milano e tuffarsi ammirando la città dall’alto (godendosi anche un eccellente aperitivo o preparando un gustoso barbecue) ma c’è anche la piscina sull’Appia Antica a Roma, a soli 23 euro a persona (prezzi calcolati su mezza giornata, ndr).

A soli 14 euro potete trascorrere qualche ora a Napoli, in una «bella piscina con vista mozzafiato sul Vesuvio» oppure in Abruzzo, in una «grande piscina immersa nel verde».

Una soluzione ideale sia per i proprietari – che possono scegliere a quanto affittare la loro struttura – e per chi vuole godersi una giornata tra i tuffi con qualche amico, in totale sicurezza. «Sono tantissime le persone che si sono iscritte a questo servizio, sia proprietari che utilizzatori» ha sottolineato Barbara Cialdi. «Sicuramente l’obbligo del green pass ha aiutato: Swimmy permette infatti di stare lontani nelle piscine affollate in totale relax. È un’app geniale che conta 3.517 piscine in tutta Europa e i numeri continuano a crescere».

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