In sala L’appuntamento, uno speed dating tra vittima e carnefice

(ANSA) – ROMA, 07 APR – La prima parte de L’APPUNTAMENTO è
puro divertimento, dadaismo, pochade, ma è solo l’inizio, poche
curve narrative e siamo già nel dramma. Il film, appena uscito
in sala con Teodora e già all’ultima Mostra del Cinema di
Venezia, vede il ritorno della regista macedone Teona Strugar
Mitevska (Dio è donna e si chiama Petrunya), che mette in scena
questa volta una storia vera capitata ad Elma Tataragic,
cosceneggiatrice insieme a lei de L’APPUNTAMENTO.
    Questa la storia. Asja (Jelena Kordić), è una donna single di
poco più di quarant’anni che si ritrova alle prese con il più
surreale speed dating. Un tavolo da condividere con uno
sconosciuto, in mezzo a tanti altri tavoli identici e
altrettante coppie, e poi tante domande a cui rispondere come:
che colore preferisci? Qual è la stagione in cui ti identifichi
o quanto è importante per te il sesso? Domande ripetute
all’infinito alla ricerca di un’intesa con l’occasionale
compagno di tavolo. Subito dopo arriva il gioco della ‘palla
prigioniera’, un pranzo d’ordinanza e, infine, balli di coppia
in libertà. E tutto questo secondo un ordine stabilito da due
efficienti maestre di cerimonia vestite con un vistoso abito
leopardato.
    Ma c’è qualcosa che non va in questo rituale collaudato. Asja
si ritrova come compagno assegnatole dal destino un certo Zoran
(Adnan Omerović), un uomo molto magro e di bell’aspetto con il
quale potrebbe nascere anche qualcosa. Ma la sintonia iniziale
tra i due si spezza per un’incredibile coincidenza che ha legato
le vite di Asja e Zoran. Zoran, si scoprirà, è infatti un serbo
che ha sparato alla donna durante la guerra serbo-croata e che
forse è lì, non a caso, per farsi perdonare. Asja, a sua volta,
vive ancora all’ombra di quel dramma, mai davvero dimenticato e
ora si trova di fronte quel nemico che aveva mille volte
immaginato. Da qui in poi L’APPUNTAMENTO declina in un vero
dramma in cui devono trovare una giusta collocazione peccato,
colpa, redenzione e perdono. (ANSA).
   

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