domenica, 24 Novembre 2024
In Toscana è tempo d’olio
In Toscana è arrivato l’olio nuovo ed è tempo della gustosa fettunta. L‘olivo è da sempre uno dei simboli del paesaggio toscano insieme ai cipressi e alle colline; la produzione di olio risale a tempi lontani ed è attestata fin dalla metà del VII sec. a.C.
Ma quanto sappiamo del nostro oro verde? Conoscere alcune informazioni ci aiuterà a scegliere in maniera consapevole l’olio giusto per le nostre esigenze, rendendoci consci che un buon olio italiano extravergine di oliva non può costare meno di 14€ al litro se vogliamo deliziare il palato e apportare dei benefici alla salute.
Il nostro Belpaese vanta ben 48 oli evo Dop e Igp (più di ogni altro Paese al mondo) e oltre 500 qualità di cultivar (varietà di olive). In Toscana, in particolare, sono cinque gli oli DOP e IGP, che portano la regione alla terza posizione per numero, a pari merito con la Campania; sopra di loro solo la Sicilia con 7 e la Puglia con 6.
Le DOP e IGP degli oli extravergini di oliva toscani sono: Toscano IGP, Chianti Classico DOP, Terre di Siena DOP, Lucca DOP, Seggiano DOP.
La Toscana vanta 100.000 ettari di superficie coltivata ad olivo, distribuiti per lo più nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo, con oltre 70.000 aziende di cui il 43% ha una superficie inferiore all’ettaro e il 60% inferiore a due ettari.
Tanti numeri e dati che dimostrano quanto l’olio sia un prodotto apprezzato fin dall’antichità, che ha avuto un’evoluzione qualitativa importante, forse anche perché la maggior parte deriva da microproduzioni che necessitano di un grande lavoro manuale.
La caratteristica dell’olio toscano è il suo colore verde intenso, un aroma unico leggermente piccante insieme a una bassa acidità. Il patrimonio olivicolo regionale è formato da oltre 15 milioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, Pendolino e Olivastra Seggianese.
Ogni pianta di olivo ha una sua particolarità: il Leccino è quello di prima maturazione, seguito a tardo novembre dal Moraiolo, mentre ancora la maggior parte delle olive di Trantolo mantengono un colore verde intenso. Il sapore fruttato viene dal Frantoio, gli aromi principalmente dal Moraiolo e le vitamine soprattutto dal Leccino.
Tra le 119 varietà toscane ci sono alcuni nomi particolari come l’americano, l’arancino, il cuoricino, il melaiolo, il puntino, il correggiolo, il ciliegino, il maurino, il melaiolo, il piangente, il razzo.
La posizione geografica della Toscana ha esposto da sempre gli olivi a eventi atmosferici che ne hanno condizionato la vita e la produzione come le tremende gelate del 1709 e recentemente nel 1907, 1929, 1956 e 1985.
Anche quest’anno in Toscana la gelata tardiva di aprile e la siccità estiva ha condizionato la produzione che segnerà un calo almeno del 50% rispetto allo scorso anno e porterà la produzione dai 150.000 quintali ai 75.000.
Ora capite perché il nostro oro liquido è preziosissimo. Non possiamo pensare di ordinare un buon vino e del tartufo senza scegliere prima con quale olio arricchire il nostro pasto.
Alcuni tra i migliori produttori della Toscana
Podere Forte
Frantoio Franci
Frantoio di Santa Tea Gonnelli 1585
Pruneti
Dievole
Bardi