Io & Sissi, ‘the dark side of the moon’ dell’imperatrice

Dimenticate tutti i film dedicati
alla dolce imperatrice Sissi d’Asburgo piena di bellezza e
candore: in Io & Sissi di Frauke Finsterwalder, già in corsa
all’ultima Berlinale e ora in sala dal 4 luglio con Movies
Inspired, è tutta un’altra storia.
    Di scena una Sissi (Susanne Wolff) in età matura lontana da
ogni etichetta di corte, anticlericale, libertaria e
insofferente e in preda alla paura di invecchiare, una donna
maniaca della cura del corpo e dell’alimentazione, ma anche
un’aristocratica che nel suo buon ritiro a Corfù – dove fece
costruire il palazzo residenziale Achilleion – è capace di dire
con spocchia e orgoglio: “Qui non ci sono persone grasse, né
uomini che lavorano per me”.
    Vera coprotagonista del film è infatti ancora un’altra donna,
ovvero Irma (la straordinaria Sandra Hüller di Anatomia di una
caduta e La zona d’interesse), una persona molto naif e
selvatica – storicamente era Irma von Sztáray – che entra
nell’entourage della sovrana austriaca, abbracciando la vita
dell’imperatrice con vero amore e ammirazione.
    Irma è totalmente presa da Elisabetta, prova per lei vero
innamoramento perché ha tutto ciò che lei non ha: è bella,
disinvolta, capace di trasgressione e di vera libertà. Le due
diventeranno a un certo punto come Thelma e Louise in fuga per
l’Europa con una sola mission, non annoiarsi mai e fare tutto
quello che si vuole, anche mangiare hashish come capiterà in
Algeria.
    Tra musica post punk, yoga, fitness e amicizia tutta al
femminile il film scivola inevitabilmente verso il finale
rispettando abbastanza la vera vita dell’imperatrice Elisabetta,
sempre più lontana dal marito Francesco Giuseppe, e che venne
infine uccisa a Ginevra da un anarchico con una pugnalata.
   
   

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