Iss, casi di dengue salgono a 625 da gennaio, diversi i focolai

Salgono a 625, da inizio anno all’8
ottobre, i casi confermati di Dengue in Italia, ovvero 53 in più
di quelli rilevati una settimana fa, quando se ne contavano 572.
    Dei 625 casi confermati, 452 sono associati a viaggi all’estero
e 173 sono invece autoctoni, ovvero riguardano una trasmissione
avvenuta in Italia. Diversi i focolai, il maggiore nelle Marche,
a Fano, con 121 infezioni, ma “altri focolai più contenuti sono
stati identificati in Emilia-Romagna e in Lombardia”. Per quanto
riguarda Fano, non sono stati segnalati nuovi casi con inizio
dei sintomi nella settimana di sorveglianza corrente (2-8
ottobre). Ad aggiornare i numeri è il bollettino della
sorveglianza sulle arbovirosi, pubblicato dall’Istituto
Superiore di Sanità.
    In particolare, si legge “sono stati identificati diversi
eventi di trasmissione locale, con il focolaio di maggiori
dimensioni nelle Marche”, a Fano, ma anche due casi in Toscana
che hanno collegamenti epidemiologici con i casi marchigiani.
    “Un altro focolaio, di dimensioni più contenute (36 casi), è
stato identificato in un Comune della Regione Emilia-Romagna,
per il quale sono in corso indagini epidemiologiche”. Nella
Regione Lombardia sono stati confermati 8 casi. Mentre alcuni
casi sporadici di infezione autoctona sono stati segnalati in
Veneto, Toscana, Marche e Abruzzo.
    Le arbovirosi, ricorda l’Iss, sono malattie causate da
virus trasmessi da vettori artropodi tramite puntura. Al momento
attuale si contano oltre 100 virus classificati come arbovirus,
in grado di causare malattia nell’uomo. Sempre dal bollettino
Iss emerge che in Italia ci sono stati fino a oggi, nell’anno in
corso, anche 6 casi di Zika Virus, 4 di Chikungunya, 45 di
infezione neuro-invasiva Tbe e 82 casi di Toscana virus.
   

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