Italia-Israele: Ziberna, fuori politica da sport, è come doping

“Fischio di inizio! Sto
presenziando alla partita della nostra nazionale di calcio
contro quella di Israele. Sport, non politica. Lo spirito deve
rimanere quello della sana competizione sportiva, fatta di
preparazione, sacrificio, gioie e delusioni. Ma sempre nella
correttezza e nel rispetto dell’avversario, che non deve mai
diventare un nemico!”. E’ un messaggio diffuso dal sindaco di
Gorizia, Rodolfo Ziberna questa sera.
    “È sempre un errore quando la politica vuole strumentalizzare
un evento sportivo, al di là di chi manifesti e di chi ne tragga
beneficio in termini di visibilità. Lo stesso vale per musica,
danza, cultura in genere! Guai a non invitare un violinista solo
perché è russo, ucraino, israeliano o libanese! Domani allora
non inviteremo qualcuno per il colore della sua pelle o per la
sua confessione religiosa ?!?
Lo sport deve essere una gara in cui vince il migliore”. Per
Ziberna lo sport è ciò “che fa crescere sani i nostri giovani,
fisicamente ma anche eticamente. Siamo tutti contro il doping
nello sport” allora perché “c’è chi tollera che lo sport sia ‘dopato’ dalla politica?!” Però, “il diritto ad esprimere il
proprio pensiero, nel rispetto delle leggi, ovviamente deve
essere garantito. E lo è”.
   

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