giovedì, 28 Novembre 2024
J.K. Rowling minacciata dopo l’attacco a Salman Rushdie: “Sei la prossima”
Dopo il violento attacco allo scrittore Salman Rushdie, accoltellato sul palco durante una conferenza a Buffalo, New York, anche l’autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, è stata presa di mira.
Rowling ha commentato su Twitter l’accaduto, scrivendo: “Terribili notizie. Mi sento male in questo momento. Spero che stia bene”. Questo ha scatenato la risposta di un utente di Twitter, Asif Aziz, la cui bio lo definisce uno “studente, attivista sociale, attivista politico”. Aziz ha minacciato apertamente la scrittrice, rispondendole: “Non preoccuparti sei la prossima”.
Dopo aver chiesto assistenza a Twitter, Rowling ha confermato che la polizia si sta occupando della cosa: “A tutti quelli che mi hanno mandato messaggi di supporto: grazie. La polizia è coinvolta (come era già coinvolta in altri casi di minacce)”.
Warner Bros. Discovery ha diffuso un comunicato in risposta a quanto accaduto:
Warner Bros. Discovery condanna fermamente le minacce fatte a J.K. Rowling. Siamo con lei e tutti gli autori, narratori e creatori che coraggiosamente esprimono la loro creatività e le loro opinioni. WBD crede nella libertà di espressione, nella conversazione pacifica e nel sostenere coloro che offrono il loro punto di vista nell’arena pubblica. I nostri pensieri sono con Salman Rushdie e la sua famiglia, in seguito all’insensato atto di violenza nello stato di New York. La compagnia condanna fermamente ogni forma di minaccia, violenza e intimidazione quando opinioni, convinzioni e pensieri differiscono.
Il caso Rushdie
Salman Rushdie, autore de “I versi satanici”, è stato accoltellato una quindicina di volte sul palco di una conferenza a Buffalo, capitale dello stato di New York. Andrew Wylie, suo agente, ha riferito che probabilmente Rushdie perderà un occhio, i nervi di un suo braccio sono stati recisi e il suo fegato danneggiato. Rushdie sta lentamente migliorando ed è stato staccato dal respiratore. Nel 1989, dopo la pubblicazione de “I versi satanici”, romanzo ritenuto blasfemo nel mondo musulmano, l’Ayatollah Khomeini, leader dell’Iran, aveva ordinato una fatwa nei suoi confronti. Già nel 1989, Rushdie era scampato a un attentato alla sua vita.
Fonte: Deadline