venerdì, 31 Gennaio 2025
James Gunn parla ancora del suo licenziamento: “Pensavo che fosse tutto finito”
Nel corso di un’intervista rilasciata a The New York Times, James Gunn ha parlato ancora una volta del giorno in cui la Marvel lo licenziò per una serie di vecchi tweet controversi. Il regista confessa in maniera molto franca la paura provata, e racconta anche come, all’epoca, fosse già impegnato in un percorso di crescita iniziato ben prima che i tweet tornassero a galla.
Gunn ha inoltre confermato che, prima di accettare di scrivere e dirigere The Suicide Squad – Missione suicida, aveva ricevuto da Warner Bros. l’offerta di dirigere un film di Superman.
Superman
Gunn ha spiegato di aver ricevuto l’offerta di dirigere un film di Superman subito dopo il licenziamento:
Me lo proposero. Toby Emmerich [presidente di Warner Bros. Pictures Group] frequenta la stessa palestra del mio manager, e ogni mattina gli diceva “James Gunn, Superman. James Gunn, Superman”. All’epoca dissi che non me la sentivo di impegnarmi subito con qualcosa di nuovo. Ero traumatizzato. Dovevo occuparmi di me stesso. Avevo bisogno di fare un passo indietro. Perciò presi tutti i diversi potenziali progetti a cui avrei potuto lavorare e, per un mese, ogni giorno lavorai a uno diverso. Volevo assicurarmi che qualunque cosa avessi scritto sarebbe stata una grande storia, e che, se avesse funzionato e me la fossi sentita di dirigerla, avrei potuto farlo. Suicide Squad fu l’unica a funzionare immediatamente.
Il licenziamento
James Gunn si è anche aperto sul suo celebre licenziamento da parte della Disney a causa di alcuni tweet riportati a galla da una testata di estrema destra, pieni di un umorismo scorretto e offensivo:
Mi fu comunicato da Kevin Feige. Chiamai Kevin la mattina in cui accadde e dissi: “È un grosso problema?”. E lui: “Non lo so”. Ne fui colpito. Dissi: “Non lo sai?”. Ero sorpreso. Più avanti mi chiamò – lui stesso era sconvolto – e mi disse che i piani alti avevano deciso. Non ci potevo credere. Per un giorno sembrò che tutto fosse finito. Tutto quanto. Avrei dovuto vendere la casa. Non sarei più riuscito a lavorare. Ecco come mi sentivo.
Gunn spiega però che la persona responsabile di quei tweet non esisteva già più in quel momento:
Oggi sono più rispettoso dei sentimenti delle persone. Ne avevo già parlato molto prima che quei tweet [riemergessero]. Sono cose orribili, quello era il mio senso dell’umorismo all’epoca. Ma prima che tutto questo accadesse, avevo capito di essermi precluso cose che ritenevo sdolcinate perché non volevo essere vulnerabile. Questa attitudine – posso scherzare su tutto, guarda quanto sono grande – mi impediva di essere pienamente me stesso. E lo avevo imparato ben prima di essere messo in riga per quei tweet.
Alla fine, James Gunn è stato riassunto alla Marvel e dirigerà Guardiani della Galassia Vol. 3, la cui uscita è prevista per il 2023.