Joel Kinnaman ha presentato un’ordinanza restrittiva contro una stalker

La star di The Suicide Squad Joel Kinnaman ha presentato un’ordinanza restrittiva contro la modella svedese Gabriella Magnusson, in arte Bella Davis. Secondo quanto ha affermato Joel Kinnaman in un lungo post su Instagram, Magnusson lo ha perseguitato per anni con messaggi sempre più ossessivi, fino ad arrivare a minacciare di diffondere false informazioni sul suo conto, incluso il fatto di essere stata violentata dall’attore, se lui non avesse acconsentito a una serie di richieste. Inoltre, Magnusson avrebbe minacciato fisicamente la famiglia di Kinnaman.

 

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L’attore ha raccontato di aver conosciuto la modella nel 2018, e di aver fatto sesso con lei in un paio di occasioni nel corso di quell’anno. Nel 2019 e 2020, Magnusson si sarebbe fatta risentire, mandando a Joel Kinnaman foto sessualmente esplicite. L’attore, all’epoca in una relazione, cercò di tagliare i ponti con la donna, ma, sempre secondo la sua testimonianza, lei avrebbe iniziato a scrivergli e telefonargli da telefoni di altre persone, “e queste comunicazioni diventarono sempre più antagonistiche, minacciose e spaventose col tempo”.

Il 25 luglio, durante una telefonata registrata, Magnusson avrebbe poi ammesso più volte che il sesso tra loro era stato consensuale, minacciando ulteriormente di violenza fisica lui e i suoi famigliari, anche per mezzo del fratello di lei, un ex detenuto.

Le richieste

Nei documenti presentati in tribunale, si legge che Gabriella Magnusson avrebbe chiesto, tra le altre cose, “denaro, connessioni a Hollywood, un aiuto per ottenere un visto lavorativo, una pagina Instagram verificata, una pagina Wikipedia, un servizio fotografico con Sports Illustrated, 400 mila dollari per un appartamento e altro”.

Dalla telefonata, “le sue minacce di violenza contro di me e i miei cari sono diventate così serie e specifiche che ho capito di non avere altra scelta se non ottenere un’ordinanza restrittiva”. E conclude: “Voglio essere MOLTO chiaro in modo che non ci siano fraintendimenti: sono dalla parte di tutte le vittime di violenza sessuale. Questo non è ciò che è accaduto qui. Questo è stato sesso consensuale. E ora è un tentativo di estorsione”.

Fonte: Deadline

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