Johnny Depp – Amber Heard: Confermato il processo per diffamazione in Virginia

Johnny Depp – Amber Heard: Confermato il processo per diffamazione in Virginia

LEGGI ANCHE: Johnny Depp: La corte d’appello conferma la sentenza per il caso di diffamazione in UK

Ricordate la causa per diffamazione da $50M intentata da Johnny Depp contro l’ex-moglie Amber Heard, rinviata all’11 aprile 2022 negli Stati Uniti? Ieri un giudice della Virginia ha stabilito che la causa sarà autorizzata a procedere.

A fine 2018 la Heard ha scritto un editoriale sul Washington Post, sulla sua esperienza come sopravvissuta alle violenze domestiche subite per mano di Depp.

La Heard che ha aperto una controquerela da $100 milioni la scorsa estate, ad aprile aveva provato a far respingere il procedimento dal giudice capo della contea di Fairfax Penney Azcarate.

In un’udienza del mese scorso, l’avvocato della Heard ha sostenuto che se la Virginia non avrebbe accettato la sentenza britannica, non ci sarebbe stato nulla in grado d’impedire a Depp di intentare nuove cause ogni volta che una pubblicazione avesse ripetuto le parole “marito violento”, la definizione usata dal Sun al centro del processo per diffamazione nel Regno Unito.

Il giudizio

Il giudice Azcarate ha scritto in una lettera di 10 pagine:

“Nel momento in cui il querelante ha iniziato la sua causa contro The Sun, la querelata non aveva ancora pubblicato il suo editoriale. La richiesta di diffamazione della querelante nel Regno Unito era basata su affermazioni completamente diverse dal caso in questione”.

Ha anche sottolineato che:

“Le leggi sulla diffamazione della Virginia sono nettamente diverse da quelle dell’Inghilterra. La Dichiarazione d’Indipendenza e il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti rappresentano le maggiori deviazioni dalla legge comune inglese per quanto riguarda la libertà di parola e la libertà di stampa”.

La Heard, sottolinea il giudice, non era una delle parti nel caso del Regno Unito e non era soggetta alle stesse regole di scoperta.

“In effetti, l’imputata non avrebbe potuto essere nominata come imputata nella causa britannica perché le sue dichiarazioni presumibilmente diffamatorie sono state fatte dopo l’inizio dell’azione britannica”.

Libertà di parola, le differenze UK-USA

Azcarate ha sottolineato come il Regno Unito abbia un clima più favorevole per i querelanti per diffamazione.

“Semmai, sostenere le sentenze inglesi sulla diffamazione negli Stati Uniti creerebbe un’effetto agghiacciante e potrebbe creare un pericoloso precedente”.

Il giudice ha poi sottolineato come:

“Gli interessi del Sun si basavano sul fatto che le dichiarazioni pubblicate dal giornale fossero false. [Gli interessi della Heard] si riferiscono al fatto che le dichiarazioni che ha pubblicato fossero false.”

L’avvocato dell’attore Ben Chew ha detto a Deadline:

“Il signor Depp è molto gratificato dalla decisione della Corte”.

La donazione di 7 milioni, verifica in arrivo?

Il divorzio tra i due attori si è concluso con un risarcimento di 7 milioni da dare in beneficenza. Come promesso Depp ha donato $100,000 dei promessi $3.5 milioni al Children Hospital Foundation di L.A. nel 2016.

In una lettera del 2019 l’organizzazione ha chiesto all’attrice se era a conoscenza di ulteriori versamenti a favore del CHLA o se la promessa non sarebbe stata mantenuta.

L’anno scorso presso l’Alta Corte del Regno Unito e in numerose altre occasioni, la Heard ha dichiarato di aver donato i $7 milioni alla CHLA e all’ACLU dopo alcuni intoppi iniziali nell’accordo con il suo ex marito.

All’inizio di questo mese, un giudice di New York ha stabilito che Depp potrebbe condurre una verifica sull’avvenuta donazione da parte della Heard.

Fonti The Wrap, THR

Leggi su ScreenWEEK.it